A fine anno sono state emanate una circolare congiunta dei ministri di Giustizia e della Sanità e una circolare del Direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Dott. Giancarlo Caselli, aventi per oggetto l'attuazione della riforma della medicina penitenziaria (D. Lgs. 230/99).
Rispetto al trattamento dei detenuti tossicodipendenti, il Governo fissa precise priorità: "l'immediata presa in carico dei detenuti da parte del Sert competente sull'istituto penitenziario, al fine di evitare inutili sindromi astinenziali ed ulteriori momenti di sofferenza del tossicodipendente la predisposizione di programmi terapeutici personalizzati, predisposti a partire da un'accurata valutazione multidisciplinare dei bisogni del detenuto, in particolare per quanto riguarda i trattamenti farmacologici (metadone ecc.), anche di mantenimento; la disponibilità di trattamenti farmacologici sostitutivi tenendo conto del principio della continuità terapeutica (in particolare per le persone che entrano in carcere già in trattamento), concordati e condivisi con il tossicodipendente detenuto ".
Il CORA (Coordinamento Radicale Antiproibizionista) sottolinea che per la prima volta, in un documento ufficiale, è contenuta la previsione di trattamenti metadonici di mantenimento; le iniziative del CORA finalizzate a questo obiettivo registrano un primo, importante, successo.
Il CORA si augura che la nuova sensibilità del Governo in materia non resti sulla carta..
Per informazioni: Giulio Manfredi, 0368/7653488