dell'inviato francesco cerri
ANSA 16/3/1995
strasburgo un corpo internazionale di giudici 'volanti', un po' come i 'medici senza frontiere' pronti ad intervenire nelle regioni in crisi per ripristinare lo stato di diritto e punire mandanti ed esecutori di genocidi e stupri etnici: e' il progetto lanciato oggi a strasburgo dalla commissaria europea all'aiuto umanitario emma bonino.
in un incontro con l'associazione della stampa parlamentare europea (ajpe) bonino ha citato l'esempio del ruanda e del burundi, i due paesi centro africani teatro di sanguinosi scontri etnici che ha visitato negli ultimi giorni: secondo la commissaria europea a kigali come a bujumbura 'non e' piu' garantito lo stato di diritto'. cosi in tutto il ruanda, ha spiegato, ad un anno dai genocidi della guerra civile rimangono solo sei giudici responsabili della sorte delle 23.000 persone arrestate (compresi dei bambini di sei anni) con l'accusa di avere partecipato ai massacri hutu: una 'missione impossibile', ha commentato l'euroministro all'aiuto umanitario.
ma il ruanda, secondo la commissaria, puo' diventare un modello per la strategia di 'ingerenza umanitaria' e di 'prevenzione delle crisi' che gli europei tentano di varare nel dopo guerra fredda: il nuovo governo, prevalentemente tutsi, di kigali, ha infatti approvato la settimana scorsa una legge che consente "l'importazione" di giudici stranieri. "e' una occasione che non dobbiamo perdere" afferma bonino.
l'euroministro all'aiuto umanitario ha annunciato che proporra' alla commissione europea un piano per l'invio di giudici 'chiavi in mano' in ruanda: "dobbiamo non solo mandare i giudici, ma anche prevedere tutta l'infrastruttura necessaria per renderli autonomi, i computer, la macchina, le guardie del corpo".
il ripristino dello 'stato di diritto' e' secondo la commissaria la prima priorita' del momento: non solo per tutelare i diritti fondamentali delle migliaia di persone in carcere, spesso arbitrariamente, per vendette locali, fra le quali anche bambini di 6 anni accusati di 'genocidio', ma anche per consentire il ritorno dei 2 milioni di profughi hutu fuggiti nei paesi confinanti. le case e le terre di molti esuli sono state infatti occupate dagli ex profughi tutsi quasi un milione rientrati dal burundi negli ultimi mesi: "nessuno e' in grado
di dirimere questo tipo di litigi legali in ruanda", afferma
emma bonino, che definisce "una bomba a scoppio ritardato" per il paese l'attuale vuoto giuridico. molti dei giudici 'immigrati' dovrebbero essere africani, ritiene l'euroministro dell'italia, ma "potrebbe essere utile anche la presenza di giudici bianchi, perche' l'esercito si sentirebbe osservato".
"dobbiamo conclude la commissaria, che si autodefinisce
"un'estremista del diritto" rendere piu' umili gli arroganti e ridare speranza ai piu' umili"