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Cicciomessere Roberto - 27 marzo 1994
COMUNICATO STAMPA: IL MESSAGGERO DELLA VERGOGNA - DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA

Alla fine, strappo la mia tessera di giornalista italiano. Dopo trenta e più anni di "professione", oltre tutto vietatami nei fatti. Mi vergogno, quanto a me, di non averlo fatto prima. "Il Messaggero", stamane, nella sua prima pagina, al centro della attenzione di qualsiasi lettore, compie un attentato ai diritti civili e politici dei cittadini italiani, reato da Corte d'Assise; e massacra, con la verità e con l'informazione, la nostra presenza politica ed elettorale, la nostra storia, con una violenza della menzogna che sintetizza molto bene il comportamento di quasi tutta la stampa, a cominciare da "La Stampa" di Torino, bubbone progressista contro ogni tentativo e possibilità di civile convivenza in questo paese.

Dando forma di verità e di ufficialità al linciaggio che il progressismo italiano ha compiuto contro gli avversari, "Il Messaggero" della vergogna, ha inchiodato, crocefisso rispetto alla verità, le "Liste Pannella" in una collocazione di Destra, organica secondo le previsioni di legge, assieme ad Alleanza Nazionale - MSI e le altre componenti del "polo della libertà".

Milioni di elettori troveranno conferma della menzogna, del linciaggio, prima di entrare nella cabina elettorale.

In qualsiasi paese al mondo con un minimo di civiltà giuridica, il giornale sarebbe già stato sequestrato. Ma la giurisprudenza infame dell'ordine giudiziario, tutta contraria alla Costituzione ed alle leggi e norme scritte, non lo ha ancora consentito. Il danno è irreparabile, immenso.

Ci recheremo, non appena possibile, entro due ore, a chiedere al Pretore di Roma, ex-art.700 del c.p.c., il sequestro immediato in tutte le edicole de "Il Messaggero". Ci rivolgeremo a quanti, nel mondo forense, abbiamo rispetto della propria professione, a denunciare l'attentato ai diritti civili e politici del cittadino, all'ipoteca posta in modo definitivo contro la legittimità delle elezioni. Alle 15, saremo dinanzi a questo Palazzo della vergogna e della violenza: possono tecnicamente assassinare anche materialmente, coloro che assassinano nell'immagine, nell'identità, nell'onore e nella reputazione. Moi non riteniamo affatto che, di per sé, una qualsiasi collocazione, di destra o di sinistra, sia men che onorevole. Ma che, dopo aver asserito, deliberato, lottato, pagato il costo altissimo, di una solitudine elettorale, dell'assenza di accordi, mentre si è candidati - i soli - contro il leader di Alleanza Nazionale, contro la politica di accordi che rappresenta, ci si schieri invece in tal modo, questo

è (sarebbe) una vergogna, un tradimento delle parole date. Rivolgiamo un appello ai cittadini di ogni parte e famiglia politica, perché si ribellino a questo comportamento letteralmente barbaro, incivile, antidemocratico, da killer.

Purtroppo avevamo avvisato anche il Capo dello Stato del comportamento sovversivo, golpista, che mass media come la RAI-TV avevano assunto, per provare a tutti che non vi è più legalità che sia difesa contro una certa parte politica, in primo luogo dal potere giudiziario. Inutilmente. Lo lasciamo con dolore solo dinanzi a questa responsabilità, così come i Presidenti delle Camere.

 
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