Roma, 6 settembre 1994
Occorre che in Italia si faccia molta attenzione. La presenza cattolico-clericale rischia di tornare a inquinare sia la religiosità religiosa sia la religiosità civile. L'attuale, infelice e allarmante opera d'ispirazione della diplomazia vaticana, che è giunta fino ad ingannare dolorosamente il Papa; il rigoglio di neo-temporalismo e di quella forma letale dell'ateismo che è il clericalismo temporalista e ultra-mondano; l'occupazione sempre più estesa da parte di cattolici di quello stampo di posti nella società e nelle istituzioni; il vecchio amore catto-comunista che fa mettere al centro delle iniziative e della strategia del PDS il suo incontro con l'ex DC di Buttiglione, Mancino e Segni, tutto questo non può non essere avvertito.
L'assenza liberale, libertaria, liberista e riformatrice sta ridando l'Italia ai post-comunisti, ai post-fascisti ed ai post-democristiani, grazie anche alla viltà ed alla inconsistenza culturale e politica dei laici.
Maggioranza e Governo, non sono affatto estranei a questi limiti. Occorre una alternativa, rapidamente. Rivoluzione liberale, Stato di diritto, bipartitismo, presidenzialismo, federalismo vanno organizzati, e stiamo tentando di organizzarli. E' l'ora di tornare all'attacco, di andare ad un assalto generoso e rigoroso.