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Agora' Agora - 9 settembre 1994
RIFORME REGIONI: PRIMO PASSO POSITIVO IN COMMISSIONE SU AUTONOMIA REGIONALE ED ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE, GRAZIE ALLA GRANDE CAPACITA'' DI DIALOGO DELLA MAGGIORANZA E ALLA POSIZIONE RIFORMATRICE DI ADORNATO E ALTRI DEPUTATI PROGRESSISTI E NONOSTANTE IL VOLTAFACCIA DEL PDS.

IL CONFRONTO TRA RIFORMATORI E CONSERVATORI, QUESTA LA CHIAVE DI LETTURA DELLA VICENDA.

OCCORRE ORA COMPLETARE LA RIFORMA INCLUDENDO LA GRANDE INDICAZIONE DEL REFERENDUM DEL 18 APRILE '93 PER LA LEGGE ELETTORALE.

OTTIMA LA PROPOSTA DEL CCD A TURNO UNICO.

"Dichiarazione di Peppino Calderisi, relatore della riforma.

Roma, 9 settembre 1994

Grazie alla grande capacità di dialogo della maggioranza, grazie alla posizione riformatrice di Adornato e altri deputati progressisti, nonostante il travaglio e il voltafaccia del PDS, la Commissione affari costituzionali della Camera ha acquisito un primo importante passo per la riforma dell'articolo 122 della Costituzione.

La chiave di lettura della vicenda va ricercata nel confronto riformatori-conservatori che ha attraversato tutta la Commissione. Ne è prova la grande rilevanza politico-istituzionale della riforma:

- forte autonomia statutaria delle Regioni che sarà esercitata da parte dei nuovi Consigli eletti nel 1995. Le modifiche agli statuti saranno sottoponibili a referendum regionale;

- elezione diretta del Presidente della Regione per il 1995, secondo la forma di governo del premier.

Occorre ancora inserire gli indirizzi per la legge elettorale regionale per il 1995 cui dovranno attenersi Regioni e Parlamento. Martedì la Commissione discuterà su questo punto per completare la riforma ed andare in Aula venerdì 16 settembre, come previsto dalla Conferenza dei capigruppo.

Il disegno di legge del Governo prevedeva un sistema totalmente uninominale-maggioritario con una disposizione inserita nel nuovo art. 122 della Costituzione. Il testo proposto da Adornato (che prevede un sistema prevalentemente uninominale-maggioritario con disposizione transitoria vincolante per il 1995) rappresenta un punto di mediazione irrinunciabile, a meno di non tornare indietro e sconfessare clamorosamente la grande indicazione del referendum del 18 aprile '93.

In questo quadro è certamente un ottimo contributo la proposta a turno unico con il tre quarti di collegi uninominali maggioritari presentata dal CCD, primo firmatario l'on. Vietti."

 
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