E' arcinoto, e lo era da sempre, che la struttura militare delle Guardie di Finanza, assolutamente impropria ai grandi e fondamentali compiti istituzionali del Corpo, ne aveva fatto il contenitore di un sistema criminale e criminogeno, ai danni della grande maggioranza dei membri dell'Arma di finanza e dei cittadini italiani. Il Partito Radicale da più di dieci anni aveva posto al centro delle sue proposte di Governo e di Riforma la professionalizzazione e la smilitarizzazione della Guardia di Finanza, raccogliendo ottocentomila firme di cittadini per un referendum a questo obiettivo finalizzato. Dopo pochi mesi scoppio l'ennesimo 'scandalo': i comandanti e vice comandanti dell'arma apparvero, com'erano, gli organizzatori di quei sistemi deviati e corrotti.
Dopo che le iniziative della Procura di Milano portano alla luce il carattere assolutamente sistematico di questa organizzazione criminale, che abusivamente indossa la divisa delle fiamme gialle, e che il Comando Generale dell'Arma tace, incapace di prendere iniziative adeguate, il Governo deve procedere al Commissariamento dell'Arma, senza indugi, ponendo al suo vertice chi sia in grado di renderne libertà, diritti civili e professionali, ai finanzieri, di ogni grado. Il Parlamento deve con urgenza riformare e smilitarizzare l'Arma stessa. Nel frattempo il Movimento dei Club Pannella-Riformatori si prepara, se necessario, a tornare a richiedere un referendum. Già decine di parlamentari hanno manifestato il loro accordo, e il disaccordo con l'improvvisata presa di posizione del Ministro Tremonti a favore dello 'status quo'.