Roma, 12 ottobre 1994
Per sapere, premesso che:
1) in data 10.12.1993 con ordinanza pretorile (G.E.) Proc. n. 1541/94 R.E. venivano pignorati al Comune di Potenza i fondi destinati alla ricostruzione post-terremoto ex L.219 '81 e s.m., per un ammontare di circa 12 miliardi;
2) in seguito a tale pignoramento, il Sindaco inviava, in primavera '94, 212 lettere nelle quali si sosteneva che il Comune di Potenza non era più in grado di pagare stati di avanzamento lavori o stati finali, per cui i cantieri già avviati si fermavano, con conseguenti e pesanti danni economici e disagi per i cittadini e per le imprese;
3) poche settimane dopo, il Comune, con lettera del 20.5.1994, prot. n. 9100, chiedeva al Monte dei Paschi di Siena di Potenza di spostare £. 2.200.000.000 (due miliardi e duecento milioni) ivi depositati ex L.219/81, dal c/c 2589.27 al c/c n. 00232850 di non meglio precisato Istituto bancario, consentendo il prosieguo dei lavori ad alcuni cittadini in base a criteri del tutto discrezionali;
Si chiede:
1) se i fondi CIPE, ripartiti in data 11.10.'94, per quanto riguarda il Comune di Potenza, non debbano prioritariamente sbloccare tutte queste situazioni pregresse;
2) se non sia il caso, rispetto a questa anomalia derivata dal predetto pignoramento, di dare precise disposizioni onde evitare discrezionalità e disparità di trattamento per quei cittadini che già erano in possesso di buono contributo ed avevano avviato i lavori, in particolare per gli edifici soggetti a diffida del Comune ad eseguire i lavori e comunque inseriti in Piano di Recupero e sgombrati perchè costituenti grave pericolo per la pubblica e privata incolumità;
3) come e quando si pensa di reintegrare i fondi ex L. 219/81 pignorati al Comune di Potenza, nel caso in cui i cantieri già avviati non dovessero rientrare nell'attuale stanziamento.
Elio Vito
Emma Bonino
Peppino Calderisi
Lorenzo Strik Lievers
Marco Taradash
Paolo Vigevano