Roma 16 Ottobre 1994
QUESTO SCIOPERO GENERALE HA COSTITUITO IL TRIONFO DELLA MENZOGNA E DELL'INGANNO CONTRO COLORO CHE CON ASSOLUTA BUONA FEDE VI HANNNO PARTECIPATO. FINCHE' NON ANDRANNO A CASA (O IN GALERA) ANCHE SINDACALISTI, GIORNALISTI DI REGIME...
"Questo sciopero generale è stato anche la saga degli ingannati, un effettivo trionfo della menzogna contro coloro che vi hanno partecipato.
La stampa nazionale, e - in gran parte le televisioni Fininvest piu' ancora di quelle "pubbliche", hanno per un istante cessato di essere con il partito dei giudici (o contro in maniera repellente e controproducente) per meglio passare al sostegno del partito sindacatocratico e - al solito - delle menzogne progressiste.
Non ci sarà stata rivoluzione democratica e passaggio alla seconda Repubblica fin quando non saranno stati mandati a casa (o in galera) sindacalisti, giornalisti, magistrati di regime: e fin quando non saranno stati distrutti vecchi partiti e sindacati ( o loro nuove edizioni).
Non a caso la stampa italiana ha in questo periodo inavvertitamente rinunciato alle sue piu' prestigiose collaborazioni (premi Nobel: il progressista Modigliani é stato interpellato solamente dall'"Informazione") stranieri e anche italiani in tema economico.
Non a caso la menzogna sulla finanziaria si é tradotta nella piu' assoluta assenza di quantificazioni dei pretesi danni sociali degli umili, del preteso "massacro sociale".
Non a caso si é ripetuto il caso della denigrazione del Governo Amato e della sua finanziaria, oggi citato ad esempio da coloro che ci abrogavano o linciavano perchè avevamo l'onestà intellettuale e il senso di responsabilità civile e sociale di difenderlo. Non a caso si ricorda il tardivo voto della finanziaria Ciampi, e non il tentativo accanito di impedirgli di occuparsi di economia a favore della sola riforma doppioturnista e istituzionale; né la lotta contro la politica in tema di pensioni, di scuola, e del costo del lavoro di quello stesso Governo.
Non a caso la sostanza esplicita della posizione di D'Alema é costituita dalla vecchia obiezione conservatrice contro la "brutalità" e la non gradualità delle misure.
Non a caso nessuno ricorda alla gente che grava su tutto il paese una situazione strutturale di gravami di interessi da parte dello Stato per oltre 175.000 miliardi.
La violenza della menzogna, della settarietà, del conformismo, é tornata a trionfare. Da nonviolenti riteniamo questa realtà come il principale e più pericoloso e letale dei nemici delle istituzioni, delle persone, della gente, del presente e dell'avvenire dell'Italia."