Roma, 18 ottobre 1994
Comunichiamo qui di seguito il testo della dichiarazione rilasciata da Marco Pannella al Corriere della Sera:
"Contrariamente a quanto alcuni ufficialmente, molti altri in modo meno aperto, hanno lasciato intendere di pensare, il Presidente Scalfaro sta agendo e parlando in modo assolutamente legittimo e responsabile.
Il Parlamento, infatti, contro le opinioni del deputato Scalfaro e di noi "radicali storici", federalisti europei o riformatori se si preferisce, ha a suo tempo ritenuto che nulla vi fosse da eccepire sul piano costituzionale e politico contro il modo di intendere e di praticare le funzioni di Presidente della Repubblica da parte del Presidente Cossiga.
Il Presidente della Repubblica non poteva, quindi, non trarre conseguenze coerenti con quella decisione del Parlamento, per la quale l'intervento e "il diritto d'esternazione" del Presidente in temi di attualità politica sono da ritenersi esercitabili e - quindi - almeno in casi straordinari - esercitandi.
Constato che il Presidente Scalfaro sta sempre più configurando una sorta di situazione "diarchica", nei confronti del Parlamento e del Governo, nei rispettivi campi di competenza, cioè i poteri di indirizzo e quelli di iniziativa e di carattere esecutivo.
E' una scelta di grande momento e di grande significato. Il Presidente, nella sua grande saggezza, e correttezza, sa cosa questo non può non comportare per chi operi sul piano politico, non solamente sul piano del diritto ma anche su quello dei doveri. In democrazia e in uno Stato di diritto (per quanto ancor oggi in Italia vi sia ben poco e dell'uno e dell'altro) ad ogni nuova caratterizzazione del potere deve corrispondere una simmetrica crescita dei contro-poteri. La eserciteremo, per quanto ci riguarda, cercando di avvicinarci (se non eguagliare) all'eleganza, dal garbo, ed alla efficacia dell'opera del Presidente".