Cara amica, caro amico,
Sempre, nella nostra storia, i momenti di maggiore forza ideale e politica, di massima singolarità sono stati all'inizio quelli del maggior isolamento, della massima incomprensione.
Su ciascuno di noi, in questi casi, l'isolamento, la carica polemica dei nostri circostanti, l'insulto o l'anatema hanno gravato, fino a indurre in noi scoramento, o il dubbio sulla sostenibilità di una scelta, se non sulla scelta stessa. Il "nuovo", d'altra parte, se è davvero tale, nella politica, ma anche nell'arte, nella cultura, nelle scelte di vita individuali, porta con sé questo costo, ed esige la forza di andare avanti se non si vuole essere inghiottiti nelle sabbie mobili del passato.
Il nostro "nuovo" è anche quel che di antico, di classico, e non di vecchio, di grottesco, drammaticamente esiste e resiste. Noi viviamo e lottiamo nella durata, che è forma delle cose; gli altri ricorrono al "nuovo" perché il loro passato è perduto, rinnegato, improponibile. Essi sono "post", più o meno tutti. Gli altri, la Lega per esempio, in pochissimi anni, sono divenuti in genere pericolosi rottami, mine vaganti, e famelici cercano averi, posti, esasperate manifestazioni di esistenza quotidiane, per fingere una vita che già più non hanno.
Son tempi di carestia, di vacche magre per la politica, e per la sua nobiltà, la sua creatività. Mentre, per un altro verso, il problema quasi angoscioso è quello di un paese che non ha mai, da molto tempo, goduto di una libertà così ampia, di una scissione fra poteri istituzionali e poteri reali, di difficoltà oggettive e soggettive del Governo e della maggioranza, di crisi, quindi, del POTERE. Cosa l'Italia farà di questa libertà? A volte, certo, vi sono meno rischi nel conformismo, nella conformità fra poteri istituzionali e poteri sociali, culturali, etnici. Ma non per chi creda nella libertà politica, nella giustizia democratica.
Premesse queste riflessioni, vengo al puntuale, alle crune d'ago, più che alle porte strette, del nostro oggi. I nostri referendum costituiscono appuntamenti inevitabili e mobilitanti, una battaglia che si può ormai solamente vincere o perdere, non dilazionare. Con un estremo colpo di coda, il regime prepara un vero e proprio golpe: la Corte Costituzionale, la grande Cupola della mafiosità politico-criminale, tenterà di far fuori sia i referendum istituzionali sia quelli fiscali e sulla libertà dei lavoratori. Formalmente, ad oggi, abbiamo contro tutti i partiti, tranne "Forza Italia", che non esiste, e forse AN.
Voi sapete che abbiamo operato, per un decennio almeno, perché fossero ben altre le forze politiche e sociali a unirsi per la Riforma dello Stato e della politica. Ma proprio queste sembrano confermare la loro vocazione conservatrice, illiberale, antiriformatrice e antirivoluzionaria.
Vi ricordo che alla Costituente del nostro Movimento, abbiamo rivolto un appello per la costituzione del Partito Riformatore. Abbiamo nel frattempo indicato che il nostro appoggio al Governo, ed alla maggioranza, si situa sulla linea dell'appoggio ai Governi Amato e Ciampi, e ha come scadenza il 31 dicembre.
Al di là di quella data si entrerà in zona referendum, o - sono sempre possibili - elezioni politiche anticipate. E elezioni regionali e molte comunali, comunque.
Il mese di Novembre, quindi, sarà assolutamente condizionante, determinante. Il Movimento non si trova in condizioni, ancora, di avviare la propria regolare attività istituzionale: non vi sono i termini per tenere un Consiglio Generale. Dovremo allora riunirci in una grande assemblea nazionale, consiglieri generali e militanti. Ciascuno ricordi che, in passato, riusciva a far sacrifici per partecipare non solamente ad un Congresso annuale, ma anche a Congressi straordinari ed Assemblee di vario genere.
Certo, vi sono pochi giorni utili per organizzarsi. Facciamolo ugualmente. Sollecitiamo anche gli altri, e scuotiamoci ciascuno da dosso le responsabilità e le difficoltà schiaccianti che gravano e ci paralizzano.
L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI CONSIGLIERI GENERALI, DEI CLUB, DEI MILITANTI RIFORMATORI, SI TERRA' A ROMA, DA VENERDI' 28 ALLE ORE 18 A DOMENICA 30 OTTOBRE ALLE 19, PRESSO L'HOTEL ERGIFE.
Inoltre:
LA MARCIA NONVIOLENTA DEL MOVIMENTO CONTRO LA VIOLENZA
DELLA MENZOGNA SULLA FINANZIARIA E SULL'INFORMAZIONE
è spostata da Sabato 29, come già comunicato a
DOMENICA 30 OTTOBRE ALLE ORE 10,
PARTENDO DAL PIAZZALE ANTISTANTE LA STAZIONE DI TRASTEVERE, ALL'INIZIO QUINDI DI VIALE TRASTEVERE, PER TERMINARE A PIAZZA NAVONA
ALLE ORE 12.30 CON UN PUBBLICO COMIZIO.
Occorre da parte di ciascuno un grande senso di responsabilità.
I Club, che devono porsi come laboratori e prototipi di forme di organizzazioni politiche nuove, possono in questa occasione manifestarsi: sotto il loro patrocinio devono raggrupparsi più partecipanti che membri. Oltre tutto daremo alla manifestazione, dopo anni, un carattere certo forte, ma anche festoso. Con orchestra jazz, maschere e slogan appropriati.
Marceremo in fila indiana; o due per due tenendoci per mano...
Mettiamocela tutta. Auguri. Buon lavoro
il Tesoriere il Presidente la Coordinatrice
Benedetto della Vedova Marco Pannella Rita Bernardini
Ti preghiamo di comunicarci il più presto possibile la partecipazione tua e di altre persone, telefonando allo 06-68.97.91 oppure inviando un fax allo 06-68.80.53.96, o lasciando un messaggio in Agorà a R.Bernardini
Ospitalità all'Hotel Ergife, Via Aurelia 619 - condizioni
pernottamento e prima colazione:
In Camera Singola, lire 95.000 al giorno
in camera doppia-tripla, lire 55.000 per persona al giorno
in camera quadrupla, lire 35.000 per persona al giorno
Le prenotazioni vanno effettuate direttamente all'Hotel Ergife: tel 06-66441
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Cara amica, caro amico
da almeno un anno, in più occasioni radicali, era stato evocato Romolo Murri, radicale, e un libro-verità su di lui, ad opera di Benedetto Marcucci, con prefazione di Pannella.
Alla fine il libro è pronto, e sarà in libreria, editore Marsilio, a metà gennaio. Il libro conterrà anche uno scritto praticamente inedito di Murri, del 1913: "Come vinsero i preti a Monte Giorgio".
Abbiamo stilato un accordo con l'editore che potrebbe servire anche come autofinanziamento del Movimento (e dei singoli Club). Il libro costa lire 28.000. Abbiamo un mese, a partire dal 27 ottobre, per smaltire in modo militante fino a mille copie che verrebbero cedute a noi a lire 16.000. Potremmo quindi realizzare un autofinanziamento complessivo di 12 milioni; di che pagarci, ad esempio, le manifestazioni di fine ottobre.
All'assemblea dell'Ergife (28-29-30 ottobre) il libro sarà in vendita a prezzo di copertina. Per i club che si impegnino ad acquistarne almeno 30, con pagamento immediato, il libro sarà ceduto al prezzo di lire 20.000. Se ne acquistano, con la stessa modalità, almeno 50, il prezzo sarà di lire 17.000.
Non potremo, in linea generale, assicurare invii individuali.
Per chi, però, segnalasse alla Segreteria del Movimento (a Benedetto Marcucci o attraverso Agorà) la sua decisione di acquistarlo, cercheremo, pur senza impegno, di provvedere. Ancor meglio se non si trattasse di un solo esemplare.
Un cordiale saluto.
il Tesoriere il Presidente la Coordinatrice
Benedetto della Vedova Marco Pannella Rita Bernardini
