Roma, 25 ottobre 1994
"Se, per la terza volta, come già infelicemente accaduto con Giuliano Amato e con Ciampi, dopo, mesi di rodaggio e la manovra economica di fine anno, si pretendesse di andare avanti con lo stesso governo, anzichè radicalmente aggiornarne assetto e progetti, occorrerà questa volta prepararsi a soluzione alternative.
Noi da giugno abbiamo chiesto a Berlusconi e alla maggioranza di preparare un "Berlusconi - bis" o due, anche in considerazione delle condizioni di assoluto e straordinario rinnovamento di ceto dirigente scaturito dalle elezioni, della oggettiva condizione di impreparazione e di inesperienza che ne derivava, dei primi, manifesti quanto inevitabili, errori compiuti.
Di grande riforma liberale, liberista, libertaria della società e delle istituzioni, per ora, più nessuno parla, comunque dalla maggioranza e dal Governo ancora nessuno la invera, o mostra di avviarsi a farlo.
Proposte, suggerimenti, obiettivi, posizioni dei Riformatori sono attualmente inascoltati da Governo e maggioranza, quasi quanto - ed è tutto dire! - dalle opposizioni post-comunista e post-democristiana, e dai "poli" che governano. Sembrano esserlo molto di più quanti appoggiano le loro esigenze, spesso di natura famelica, con il ricatto quotidiano, e lo sfascismo più sgangherato; mentre, finora tali soggetti e tali metodi sembravano essere legittimi ed interessanti solo per le opposizioni.
Al Presidente Berlusconi non possiamo continuare a ripetere tutti i giorni che questa situazione non può trovarci conniventi o rassegnate vittime: non ne abbiamo la stoffa.
L'Assemblea che terremo a Roma dal 28 al 30 Ottobre, ne darà concreta dimostrazione. Tutti siamo necessari, e nessuno indispensabile."