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Agora' Agora - 6 novembre 1994
PANNELLA: NOI NON CRIMINALIZZIAMO AFFATTO IL RILANCIO CONTINUISTA DI GIULIANO FERRARA E DI TUTTA LA STAMPA NAZIONALE, MA CHIAMIAMO A RACCOLTA TUTTI I DEMOCRATICI E RIFORMATORI DI GIUSTIZIA E LIBERTA' CHE NON VENDANO PER UN PIATTO DI LENTICCHIE LA RIFORMA.

DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA

6 Novembre 1994

"E' giunta l'ora che tutti coloro che non vogliono limitarsi a lottare per mere soluzioni tecniche alle difficoltà di un momento ma che non intendono oltre rinviare il compiersi di una grande e radicale Riforma e dello Stato e della Politica, contro il rilancio partitocratico che è in atto, s'uniscano e passino alla organizzazione delle grandi scadenze referendarie, per una alternativa liberale, libertaria, liberista.

Noi non criminalizziamo affatto il rilancio che viene fatto del metodo dell'unità nazionale come condizione per il mutamento delle regole, anche se l'unità nazionale e consociativa, dal 1946 ad oggi, ha creato una Repubblica che si è rivelata ben più erede del fascismo che dell'antifascismo di Giustizia e Libertà. Noi non criminalizziamo affatto la scelta e l'illusione continuista che Giuliano Ferrara, non a caso, oggi rappresenta e ripropone.

Ma ammoniamo tutti i democratici e i riformatori intransigenti a compiere senza esitazione e ritardi la scelta di costituirsi in una unica, grande forza autonoma, quale che sia l'attuale loro dislocazione di maggioranza o di opposizione, perché si compia anche in Italia quella Riforma che è nel contempo rivoluzione liberale, democratica di classe, federalista europea, nonviolenta e laica, anglosassone e tollerante.

Questa forza potrà e dovrà anche realizzare grandi compromessi creativi e tolleranti con gli eredi dell'unità nazionale e consociativa, siano essi progressisti o del Polo della Libertà. Ma, senza di essa, il passato tornerà come tragedia e la fine del secolo tornerà a vedere una Italia autoritaria e corrotta, perdente contro la storia come storia della libertà e della giustizia."

 
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