Parigi 4 novembre 1994
Pannella: vinceremo il referendum per la riforma antipartitocratica della legge elettorale in senso americano. Speriamo di vincerla sia con Berlusconi sia con parti importanti della sinistra democratica e liberale. Per l'alternativa.
"Entro il I dicembre dovranno essere installati in tutti i Comuni Italiani i comitati referendari, per le riforme istituzionali, strutturali e economiche, per le libertà civili e dei lavoratori.
Stamane, "Il Corriere della Sera", che è l'unico grande quotidiano ad avere negli ultimi mesi corretto l'impostazione "da partito" fatta proprio dal giornalismo formatosi nel regime, sembra tornare a scambiare i suoi lettori come propri elettori. Con la simpatica veemenza e toscana faziosità che gli è propria, il prof. Sartori è sceso in campo con un ennesimo "allalì" di guerra doppioturnista, e il suo articolo è stato presentato come articolo di fondo, indicando che il giornale - in tal modo - fa propria la crociata desiderata - come giustamente Sartori confessa - da tutti gli attuali e vecchi partiti. Il problema dell'obiettività della informazione, o della sua lealtà, si porrebbe dunque semplicemente per la RAI-TV e la Fininvest, e non per la stampa stampata? O, piuttosto, la libertà è antiberlusconiana, o soprattutto antiradicale, e intollerante, o non è?
Il Movimento Riformatore-Lista Pannella chiede ai difensori della "libertà" e della "obiettività" (muti e complici per oltre trentanni) di divenirlo davvero. E' troppo chiedere?
Lo so: alto è il rischio che in tal caso non si vinca. Lor signori ricordano bene che - abrogati, clandestinizzati, resi irriconoscibili e inaffidabili - durante il regime USIGRAI, PROGRESSISTI, POPOLARI i radicali riscossero il 43% dei voti nel referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti. Se allora perdemmo, oggi, su un tema assolutamente analogo e di portata immensamente più importante e suffragata dai fatti, per soli di nuovo che si fosse, non saremo certamente battuti"
Marco Pannella