Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, segretario Nazionale per i problemi economici dei Club Pannella-Riformatori
Nel suo strano duetto con l'Avvocato Agnelli, Giovanni Bianchi, Presidente del PPI, invita il Governo a riflettere sulle illuminanti affermazioni del presidente della FIAT sulle iniziative "No Profit", proprio mentre la finanziaria "minaccia di strozzare la Cooperazione e il volontariato". Prima di tutto la verità: il DL 30 settembre 1994, n. 564, che contiene le misure fiscali per la tassazione del patrimonio netto e delle riserve indivisibili delle Società Cooperative, esclude (Art. 2, comma 3) dal provvedimento le Cooperative Sociali di cui alla legge 8/11/91, legge che ha introdotto (finalmente!) una normativa di favore "ad Hoc" per quelle cooperative in grado di testimoniare incofutabilmente di svolgere la propria attività a fini di solidarietà. Al contrario di quanto sostenuto da Bianchi, quindi, il provvedimento del Governo discrimina sì le Cooperative del volontariato, ma a loro favore, lasciando intatte le misure di agevolazione previste dalla normativa vigente. Casomai il provvedimento ha perciò il
merito di creare una netta distinzione tra le vere società del "terzo settore" e certi giganti dell'economia italiana che ancora ci ostiniamo a chiamare Cooperative e che per le quali sarebbe sicuramente meglio pensare a strumenti normativi più adatti del tipo "pubblic company".
Per quanto ci compete, da libertari e da liberisti quali siamo stati e siamo, anche noi sosteniamo con forza la necessità che anche in Italia si affermi un forte "terzo settore"; che sia però libero, autonomo ed indipendente, che si imponga come interlocutore contrattuale, e non più consociativo, di Istituzioni e cittadini per quanto riguarda, ad esempio, i servizi alla persona, l'ambiente, i beni culturali, etc.. .