Lorenzo Strik Lievers, deputato riformatore, dichiara:

"Solo e soltanto in ragione della richiesta di fiducia da parte del governo, per quanto mi riguarda, potrò giungere a un voto favorevole all'art.30 del collegato.

L'aver decretato il condono edilizio ha costituito una contraddizione grave per il governo, lo abbiamo detto fin dall'inizio. Nella distruzione di ogni certezza del diritto sta il frutto più grave e in qualche modo la sintesi della degenerazione corporativa e partitocratica della vita italiana nei decenni trascorsi; ed è sul terreno della realizzazione di condizioni di diritto certo che si gioca la sfida della grande riforma liberale di cui il paese ha bisogno. Da questo punto di vista, aver confermato ai cittadini che anche nella seconda repubblica rimane vigente il principio che ogni violazione delle norme edilizie troverà prima o poi il suo condono, che l'osservanza della legge è un optional ha significato negare le ragioni stesse di una politica liberale. Per non parlare delle conseguenze pesanti che la logica del condono rischia di comportare, come in passato, dal punto di vista del territorio e dell'ambiente.

Detto questo, rimane ed è preminente la necessità vitale per il paese che la finanziaria sia approvata e che il governo non sia indebolito. Un rilancio della qualità riformatrice della linea della maggioranza richiede, ed è possibile, che nel convertire il decreto si introducano norme che frenino drasticamente l'abusivismo edilizio per il futuro."

Roma, 11 novembre 1994