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Agora' Agora - 22 novembre 1994
ELEZIONI: CALDERISI

Roma 22 novembre 1994

Dichiarazione di Peppino Calderisi, deputato riformatore

"Il 12 giugno Forza Italia prese più del 30 % alle Europee e meno della metà o addirittura un terzo, lo stesso giorno e negli stessi comuni alle elezioni amministrative.

Quasi nessuno ha ricordato questo dato, nessuno ha riportato, comune per comune, i duplici risultati del 12 giugno. E sarebbe invece bene che tali dati siano ben conosciuti, anche da parte di certi magistrati.

Ma certamente questa considerazione, connessa alla natura di non-partito tradizionale di Forza Italia, non può nascondere una crisi evidente.

Forza Italia non sarà riassorbita solo se farà davvero battaglie autenticamente liberali, liberiste e riformatrici, cioè le battaglie per cui è nata. E deve farle rivolgendosi innanzitutto al Paese, scegliendosi come alleati semplicemente chi ci sta, sia esso di "destra", di "centro" o di "sinistra".

La divisione strumentale tra cosidetti "falchi" che vogliono l'alleanza con Fini e cosidette "colombe" che vogliono quella con Buttiglione è uno schema politicistico del tutto privo di consistenza politica. Anche perchè Buttiglione è un conservatore con forti venature illiberali, culturalmente più omogerneo ad AN di Forza Italia.

Il paramentro delle alleanze deve essere solo quello delle battaglie liberali. E una fondamentale battaglia da assumere subito è quella per la riforma liberale dello Stato secondo il modello di democrazia classica all'americana: presidenzialismo, federalismo, sistema elettorale uninominale secco ad un turno.

Seguendo altre strade, che presunti nuovi Richelieu vorrebbero imporre, Forza Italia sarebbe destinata a scomparire. Con il doppio turno scomparirebbe di sicuro perchè con questo sistema elettorale sono compatibili solo partiti della partitocrazia. E Forza Italia non è, nè può divenire un partito come gli altri. Berlusconi lo detto con assoluta chiarezza.

Con il doppio turno, tra l'altro, Forza Italia rischierebbe di arrivare al primo turno dopo AN divenendo ad essa subalterna. Mi auguro che anche ai più ciechi sostenitori del doppio turno i risultati elettorali di domenica abbiano aperto gli occhi."

 
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