" Devo purtroppo riscontrare che questo tipo di iniziativa nasce su un equivoco del voto amministrativo. Quell'appuntamento ci ha visto schierati con convinzione, in maniera determinante, in alcune città a sostegno di candidature, come quelle di Rutelli a Roma, o di Sanza a Genova, ma anche, con la presenza di nostri candidati nella lista civica, di Castellani a Torino, poichè ritenevano potessero essere le migliori risposte alla domanda di governo che quelle realtà esprimevano. Questo allargamento politico rappresenta un atto illegittimo del quale i partecipanti dovranno rispondere agli elettori.
Purtroppo non è altro che la conferma di una tendenza a creare steccati e contrapposizioni di setta e fazione, piuttosto che dare precise risposte politiche alle singole situazioni, facendole nascere da un libero scambio di idee e un dibattito serrato. In questo senso ritengo sintomatico che non si sia voluta affrontare la feconda contraddizione, che noi rappresentiamo, facendo fede su un invito implicito, essendo noi parte attiva di alcune maggioranze che sostengono alcuni sindaci coinvolti nella iniziativa. Sarebbe stato invece importante che si prendesse spunto dalla nostra situazione per capire come nuovi equilibri politici si possano costruire soltanto mettendo da parte gli ideologismi e gli interessi di bottega, privilegiando le idee e la politica. E per essere ancora più chiari possiamo dire che la maggioranza rutelliana non era una maggioranza progressista e a fortiori lo è divenuta ancor meno con l'elezione del popolare Enrico Gasbarra - iscritto al Partito Radicale - alla presidenza del Consiglio c
omunale.
Rimaniamo, comunque, disponibili e sereni per continuare il dialogo e il confronto."