Comunicato di Benedetto Della Vedova,
segretario nazionale per i problemi economici
dei Club Pannella-Riformatori
Il segretario della UIL Larizza, probabilmente auspicando che la Corte Costituzionale confermi il proprio atteggiamento "scippatorio" in materia referendaria, si scaglia contro i refrendum di Pannella che, a suo dire, "distruggerebbero la libera adesione di 11 milioni di lavoratori al sindacato". Probabilmente Larizza si riferisce al referendum che punta ad abolire l'obbligo da parte dei datori di lavoro, pubblici e privati, nonché dell'INPS, a trattenere degli stipendi e dalle pensioni, automaticamente e perennemente la quota d'iscrizione al sindacato. Certo, almeno una volta nella vita è necessario che il lavoratore "firmi", ma dopodiché è più facile disdire un'assicurazione che "disiscriversi" dal sindacato. E la trattenuta, ahimè, prosegue perfino dopo la morte, visto che viene effettuata anche sulla "pensione di reversibilità". Noi, quindi, vogliamo casomai "conquistare" e non distruggere la libertà per il lavoratore di aderire al sindacato contro i trucchi e gli automatismi "parafiscali" e impegnare i
sindacati a misurarsi annualmenmte con la propria capacità di rappresentare gli interessi e i valori cari ai lavoratori. Forse che Larizza teme di perdere una incredibilmente comoda fonte di finanziamento per la "sua" burocrazia? Se così non fosse, perchè tanta paura?