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Agora' Agora - 15 dicembre 1994
INTERVISTA A MARCO PANNELLA DI GIAN ANTONIO STELLA. CORSERA 15 DICEMBRE 1994

Pannella: difendere sempre Oscar purchi non sia inerte sui referendum

"Siamo suoi amici perchi lui h amico della verit`. Tranne noi, a fasi alterne contro il Presidente si sono schierati tutti negli ultimi tre anni. Il maggioritario a un turno darebbe il colpo mortale al regime.

Roma - "Amicus Plato, sed magis amica veritas. Platone h un amico ma piy ancora ci h amica la verit`" Per difendere Oscar Luigi Scalfaro, al quale Giuliano Ferrara rimprovera perfino la scelta barocca degli avverbi, marco Pannella si rif` alla citazione aristotelica.

Certo, lui appoggia il governo, si batte accanitamente al fianco di Berlusconi, h pronto a votare (se sar` posta) la fiducia. Ma guai a toccargli quel "servo Mariano" che proprio un laico come lui indicr come l'inquilino ideale per il Quirinale: "Lo so, ci sono parti della maggioranza che ci rimproverano di essere sempre di piy, nella loro interpretazione, quelli che stanno con Scalfaro e non con loro. Ma ripeto: Amicus Plato...

D. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Giuliano Ferrara dice che il Presidente h solo "la pomposa caricatura della dignit` istituzionale"

R. "Io dissento da questo tipo di critiche. Anche se, dopo aver preso atto di una certa interpretazione della sua funzione e dopo essere percir intervenuto quotidianamente nell'attualit` in base all'assetto "diarchico" della nostra Repubblica h comprensibile che Scalfaro debba far fronte anche a questi eccessi"

D. Sbaglio o in questa situazione lei vede i referendum come unica via di uscita?"

R. "Noi, a dispetto delle censure della Rai, lo diciamo dall'anno scorso: comunque vada, h bene conquistare all'Italia un grande appuntamento di democrazia. Su questo fu fatta la raccolta delle firme. E su questo avvenne la sintonia con Berlusconi. Stiamo palando di tredici referendum di rivoluzione democratica, liberale e liberista che riguardano il fisco, i sindacati, il commercio, la Rai, l'economia...Oltre che le riforme elettorali e istituzionali".

D. Non c'h il rischio che saltino?

R. "Beh, h gi` successo in quattro legislature che per evitare i referendum si sia andati alle elezioni".

D. Pur accadere di nuovo?

R. "L'unica differenza h che stavolta sono le opposizioni e non la maggioranza a non volere i referendum. E sono convinto che pur di non farli cercherebbero perfino i morti in piazza. Ma per il momento, a torto o a ragione, ritengono che la Corte costituzionale servir` alla bisogna come estrema..."

D. ...trincea della vecchia partitocrazia.

R. "No, come estremo punto d'attacco contro la Costituzione e la riforma democratica e liberale. E qui si vedr` se a parte i miliardi di Tangentopoli si comincer` a rendere cir che di piy sacro h stato tolto agli italiani: la legalit`, il rispetto della Costituzione e dei diritti dei cittadini".

D. Teme che i giudici costituzionali li boccino, i referendum?

R. "La loro vocazione, la loro storia, la loro giurisprudenza anticostituzionale li candiderebbero a questo golpe".

D. Quale dei tredici quesiti lei considera piy a rischio?

R. "Quello sulla riforma elettorale maggioritaria a un turno che ci far` passare al sistema americano. Quello far` chiudere davvero la Prima Repubblica. Perchi far` chiudere partiti e partitini. Questo h lo scontro: due o tre partiti contro due o tre poli, che sono quindici partiti. Ma ancora piy temuto h forse quello che colpisce il potere finanziario parastatale del sindacato".

D. Non pare ottimista.

R. "Io so che in realt` oggi bastano otto persone, nominate per le ragioni per cui sono stati nominati i Casavola e i Vassalli, e dico Vassalli con la maiuscola e vassalli con la minuscola, per annientare la volont` intera di un popolo. Il Capo dello Stato non pur ignorare questa situazione, che h notissima a lui come a tutti gli italiani".

D. Ma se Casavola viene indicato come un possibile garante di un governo istituzionale!

R. "Un garante paleodemocristiano di sinistra! Appartenente alla peggior cultura di distruzione del diritto , quella volta a fare del diritto copertura agli interessi di parte del potere. Come h accaduto con quella relazione che Casavola escogitr per impedire le riforme di quel sistema elettorale del CSM all'origine non solo dello sfascio dell'equilibrio dei poteri ma anche dello sfascio della magistratura. Spero che quei giudici si pentano e che giungano a loro tempestivamente e pubblicamente, quegli alti moniti che sono giunti di volta in volta al governo, al Parlamento, ai giudici, a tutti...".

D. Mettiamo che lei abbia ragione, che la Corte costituzionale cerchi di bloccare i referendum: si fida ancora del suo amico Scalfaro?

R. "Non ho dubbi. Contro questo Presidente, a fasi alterne, si sono schierati. Ma proprio tutti. Tranne noi. Senza di lui dal '92 ad oggi l'Italia sarebbe scivolata nel caos e nella violenza. Certo, io spero che non ritenga proprio la Corte"incostutizionale" l'unico organo verso il quale gli h consentito di essere inerte alla vigilia di un potenziale golpe"

D. Pensa che a questo punto Berlusconi possa essere salvato solo dai referendum?

R. "Non c'h nessun rapporto. Nessuno. Se non che lui h a favore e i suoi nemici contro. certo i referendum darebbero un colpo mortale alla partitocrazia, alla sindacatocrazia, al regime. Mentre la loro rapina servirebbe al salvataggio e al rilancio del secondo e del terzo tempo della Prima repubblica."

D. Cosa pensa del messaggio di Berlusconi dopo l'interrogatorio di Milano?

R. "Ineccepibile".

D. Vuol dire che ha ragione quando dice che contro di lui c'h un teorema?

R. "L'importante h che sia ineccepibile. Le sue ragioni sono molto, molto forti".

D. Bossi dice che il governo h morto.

R. "Un governo muore quando muore, e non quando questo o quello lo proclamano. Fosse dipeso da noi si sarebbe dimesso a settembre. Bisognava fare allora un Berlusconi bis, con un altro governo e un altro programma. E ancora oggi preferirei l'esercizio provvisorio piuttosto che dare a bancarottieri e demagoghi il governo della Finanziaria e del Paese".

D. Quindi sul voto di fiducia...

R. "Fino al 31 dicembre, come facemmo con il governo Amato e con quello Ciampi, voteremo la fiducia".

D. E dal 1 gennaio?

R. "Si vedr`".

 
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