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Agora' Agora - 30 dicembre 1994
REFERENDUM: ELIO VITO (RIFORMATORI) REPLICA AL PROFESSOR ONIDA

Roma, 30 dicembre 1994

Domani il quotidiano "Il Sole 24 ore" (si prega di citare la fonte) pubblicherà un articolo di Elio Vito, deputato Riformatore e Vicepresidente del Gruppo di Forza Italia, sul tema dei referendum, con il quale replica alle argomentazioni del professor Valerio Onida. Eccone una sintesi.

"Valerio Onida contesta la correttezza dell'iniziativa di Marco Pannella di chiedere al Presidente della Repubblica un intervento a difesa dei referendum. Ma è poi lo stesso Onida a dare indirettamente e sostanzialmente ragione a Pannella quando ricorda la grave contradditorietà e discrezionalità della giurisprudenza della Corte in materia di ammissibilità dei referendum.

Una giurisprudenza che ha di fatto stravolto l'articolo 75 della Costituzione (che esclude il referendum solo per talune materie esplicitamente indicate) ed ha sostanzialmente mutato l'istituto referendario, da abrogativo a quasi propositivo, fino a pretendere, come sostengono alcuni la sua "autoapplicabilità".

Di fronte a sentenze della Consulta così spesso ispirate solo da valutazioni di opportunità politica vi è o no l'esigenza di tutelare il diritto al referendum così come previsto dalla Costituzione?

Perchè mai non ci si può appellare al capo dello Stato affinchè, come garante della Costituzione, tuteli nelle forme e nei modi che egli può ritenere opportuni, nell'ambito dell'esercizio delle proprie funzioni e prerogative, il diritto fondamentale al referendum?

Del resto, non è stato proprio il Presidente Scalfaro ad affermare, in occasione dei referendum elettorali del Comitato Segni, che il Parlamento doveva agire "sotto dettatura della volontà popolare"?

Perchè non potrebbe dire la sua parola anche in questo caso tanto più nel momento in cui il Presidente Scalfaro sta esercitando a tutto campo, con sempre maggiore evidenza e continuità, un potere di indirizzo, controllo e vigilanza?

Il vero nodo è il ruolo che svolgono nel sistema democratico italiano soggetti istituzionali come il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale.

Si tratta - pur nella diversità dei compiti e delle funzioni - di organi legati solo in maniera indiretta alla sovranità popolare, di garanzia, di razionalizzazione e di moderazione del gioco politico, che svolgono questi compiti con linguaggi e con modalità diverse e lontane da quelle della politica: eppure fanno politica, incidono sulle scelte, indirizzano le grandi decisioni della collettività nazionale.

Pannella, facendo politica, certo, con gli strumenti della politica ha solo voluto ricordare che Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale devono essere garanti dell'esercizio della volontà popolare attraverso il referendum, e non già strumenti di chi la sovranità popolare vuole avviluppare e ingabbiare".

 
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