IL LEADER RIFORMATORI: "HA GUIDATO UN ESECUTIVO PER NIENTE LIBERALE. SI A ILLY, CACCIARI, SALVATI, ADORNATO ANDREAS CON NUOVO PROGRAMMA"PANNELLA: SILVIO, NON RICREARE LA VECCHIA DC
"INUTILE INSEGUIRE UN TATTICISTA COME ROCCO. APRIAMO ALLE COMPONENTI LIBERISTE DEL PPI E DELLA NEBULOSA PROGRESSISTA"
D. Tira davvero aria di vecchia DC?
R." Certo, sono convinto che la DC verrà ricostituita. La partitocrazia ha rimesso insieme l'area frontista di un tempo e da molti mesi c'è pure questo tentativo."
Ha affilato bene le armi Marco Pannella, ieri sera, prima del vertice tra il Cavaliere e i suoi alleati. Certi ammiccamenti a Rocco Buttiglione lo fanno innervosire parecchio, inutile girarci attorno. Dunque il leader dei Riformatori picchia duro, fa appello al liberalismo e al liberismo: "Solo con un programma chiaro in questo senso noi ci staremo". Tuona: " Le ingerenze ecclesiastiche tornano a colpire". Spiega: " Berlusconi si è trovato a guidare un governo che di liberale o di liberista non ha avuto quasi nulla". Poi sornione: "Vede, noi siamo a favore di un Berlusconi possibile contro un Berlusconi probabile. Le piace questa?"
D. Insomma, Pannella, se la maggioranza tirasse dentro i popolari tout court, programma o non programma?
R. "Senza alcuni punti di programma noi non ci staremo in ogni caso. La questione non è il nome di Buttiglione".
D. Ma cosa pensa di lui?
R. " Un segretario tatticista come lui è inutile starlo a inseguire. Come si fa a star dietro alle sue circonvoluzioni? l'unica informazione politica chiara sul suo conto ci è venuta da Striscia la notizia, dalla sua conversazione con Tajani...li l'abbiamo visto, parlava con i toni della sincerità e si è sentito come..."
D. Che intende quando parla di ingerenze ecclesiastiche?
R. "Beh, la mia è una reazione anche di difesa verso Buttiglione. Ho denunciato interferenze ecclesiastiche pure quando l'Osservatore Romano l'ha attaccato. Non c'è contraddizione...".
D. Cosa ne dice della lettera di Previti al Corrire?
R. "A me piacerebbe un mutamento d'assetto anche nel governo che aprisse, grazie al programma, alle componenti davvero liberiste del Ppi e della nebulosa progressista".
D. Cioè?
R. "Cioè il programma deve includere queste componenti. Vede la politica è scomparsa, l'avevo già detto. Ma noi vogliamo riportarla al suo posto, in luogo delle tattiche".
D. Quali sarebbero le parti della "nebulosa progressista" e del Ppi che vorrebbe coinvolgere?
R. Illy a Trieste, Cacciari, Michele Salvati...Adornato. ma il problema non è di contatti diplomatici, ci vuole chiarezza".
D. Non mi ha fatto nemmeno un nome del Ppi...
R. "Allora diciamo ANDREAS, che è certamente un liberista. Diciamo invece che, per la nostra impostazione riformatrice, non citeremo certamente Mancino".
D. Crede che Berlusconi si sia chiuso un po' un una gabbia?
R. "ma no, è che quando non si discute di politica..."
D. In soldoni: Berlusconi secondo lei è un liberale o no?
R. "A 23 anni ho capito che per essere liberali davvero bisogna uscire da tutte le chiese che avevano quel nome... certo posso dirle che berlusconi, anche nella sua ingenuità da neofita, ha ascoltato le parole di Martino, dei nostri congressi, tant'è che ad aprile, all'Ergife, ha improvvisato un intervento di stampo davvero Kennedyano. Poi ha dovuto fare i conti con i poteri costituiti che hanno una storia antiliberale. E così..."
D. Così?
R. " Vede da settembre abbiamo detto che appoggiavamo il governo come con Ciampi e Amato, in ragione della finanziaria, fino al 31 dicembre. Poi andava rinnovato il contratto politico. Non volevamo rimpasti. Eravamo per un Berlusconi bis, con altro assetto e programma: recuperiamo la tensione liberale, liberista e libertaria che è sparita, o per fare il patto elettorale o per schierarci a favore di un governo.
D. Anche tecnico-politico?
R. "I governi sono politici e basta. Il resto sono palle".
D. Sono da liberali le accuse di golpismo a Scalfaro?
R. Ingenuità, cadute di stile del Polo delle libertà. Noi abbiamo seri elementi di dissenso dal capo dello Stato, ma ribadiamo che Scalfaro non ha pari per quel posto e non ha alternative. Però non parliamo di cosa Bossi e Speroni hanno detto di vergognoso contro di lui..."
D. Come finirà?
R. "Bah, intanto potremo discutere con qualche pezzo del puzzle sotto gli occhi. Presto, per esempio, vedrà, avremo la conferma: i giudici della Corte costituzionale fanno fuori i referendum elettorali. Vedrà che li fregano. Per dirlo alla romana, se li bevono... Ma noi rilanceremo"