Roma 16 gennaio 1995

"Sono le 18h30. Continuo ad attendere ancora un comunicato dell'Ufficio Stampa del Quirinale che precisi, smentendo gran parte della stampa italiana di stamane, che il Presidente della Repubblica sta ovviamente e pienamente rispettando l'art.92 della Costituzione e che, di conseguenza, sia assolutamente falso ch'egli imponga nomi o ponga veti su candidati ministri.

Lo attendo con tanta piu' impazienza che, a quest'ora, occorrerebbe - purtroppo - anche smentire la voce che circola in tutta la stampa secondo la quale il Presidente Dini sarebbe stato sottoposto - o abbia ritenuto di esser sottoposto - ad una sorta di ultimatum, offensivo e impossibile. Quello, cioe', di recarsi al Quirinale stasera stessa, "entro le 18", con la lista dei Ministri per sciogliere la riserva e presentare al Capo dello Stato il suo Governo.

Ho partecipato fin qui al vertice dove e' la mia convinzione che tutti hanno voluto e vorrebbero innanzitutto che il Presidente incaricato Lamberto Dini sia lasciato libero e sereno nel suo difficile lavoro. Anche se comprendiamo tutti benissimo che le notizie della Borsa e dei mercati finanziari internazionali possono allarmare fino al parossismo quanti non perdonano al Presidente incaricato d'essere e d'esser stato uno degli esponenti di massimo rilievo del Governo del Polo della Liberta' e del Buongoverno.

Stasera, alle 22,45 partecipero', anche per conto di "Forza Italia", alla "Tribuna politica della crisi". A quell'ora, sicuramente la situazione sara' piu' chiara e mi riservo di chiarirla ulteriormente e definitivamente se sara' necessario."