Roma, 21 marzo 1995"Ieri al Consiglio dei Ministri è stato affermato e poi confermato che 'anche il Polo ha dichiarato di accettare il decreto per sottolineare la sua disponibilità e la sua volontà di dialogo'.
Ecco cosa intendo quando denuncio: 'di calabraghe' e mi rammarico della quasi ininterrotta serie di autogol alla quale ci siamo dedicati.
Questo Decreto è innanzitutto un attacco letale al sistema televisivo privato italiano e costituisce un passo avanti nella bulgarizzazione della campagna elettorale".