Roma, 24 marzo 1995
Mentre tutte le emittenti locali italiane, che raggiungono poche decine o centinaia di migliaia di ascoltatori, sono costrette al silenzio dall'editto di censura che va sotto il nome di decreto sulla "par condicio", una trasmissione della RAI come "Tempo Reale" che, invece, raggiunge dai 6 agli 8 milioni di spettatori, continua a comportarsi come se niente fosse.
Da una parte, dunque, il silenzio, la protesta e la preparazione di atti di disobbedienza civile contro una legge ingiusta e liberticida, dall'altra la pura e semplice presunzione di impunità e l'arroganza di chi sa di avere alle proprie spalle coperture politiche appropriate e l'omertà di quasi tutta la stampa.
Ieri, nella trasmissione di Santoro si è assistito addirittura ad un incursione nelle elezioni suppletive di Padova con esplicite dichiarazioni di voto a favore di uno dei due contendenti, inutile dire quale. Il tutto all'interno del solito calderone anti-berlusconiano e all'insegna dell' "Avanti miei Prodi!"
Ho chiesto immediatamente l'acquisizione della cassetta della trasmissione che invierò in copia al Garante per gli opportuni, immediati e doverosi provvedimenti.
Ritengo a questo punto necessario che la Commissione di Vigilanza ascolti martedì prossimo oltre al Garante professor Santaniello, anche il Direttore Generale della RAI dottor Minicucci.