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Agora' Agora - 26 marzo 1995
SINTESI DELLA CONFERENZA STAMPA DI PANNELLA

Roma 26 Marzo 1995 ( ore 15 )

1) Il Polo Club Pannella - Riformatori è in via di costituzione e di presentazione di Liste e di Candidati in tutta Italia, ovunque si voti il 23 Aprile. La stretta autoritaria e antidemocratica che va caratterizzando da più di un anno l' uso del potere e dei poteri a gestione progressista, che ha ricevuto in questi giorni il doloroso e inaudito supporto del mai smentito "entusiasmo" del Presidente della Repubblica per un decreto governativo che sembra scritto sotto dettatura degli "esperti" PDS, conferisce carattere di dura lotta anche alla semplice azione di presentazione di liste e di candidature.

Con le decine di militanti nonviolenti impegnati da due giorni in un digiuno per il rispetto dei diritti del cittadino, rivolgiamo al Presidente del Consiglio Dini, ma anche ed in primo luogo al Presidente della Repubblica Scalfaro un appello perchè riconoscano con la forza di chi ha la coscienza civile e personale di aver sbagliato, e tornino a rappresentare e difendere i diritti di tutti, non solamente di una parte, oltretutto della più faziosa e potente.

2) Il Polo laico,liberale,socialista,referendario, che abbiamo costituito e che tenta di presentarsi ovunque come tale, malgrado la disinformazione violenta che si rovescia sul paese più che mai dalle testate come TG3 e in particolare da "Tempo Reale" della RAI-TV ( e dai Telegiornali della Fininvest - che non sono un servizio pubblico, però - contro chi non sia automaticamente allineato appiattito sul PDS e sul Polo), è tanto autonomo,indipendente,quanto non neutrale nello scontro fra Polo di Centro-destra e Polo di Centro-sinistra.

Obiettivo del Polo Riformatore è quello di un' alleanza di legislatura con il Polo di Centro-Destra, in particolare chiedendo un ritorno più forte e chiaro della leadership di Silvio Berlusconi, e del suo esercizio, anche contro le tendenze compromissorie, di cedimento al ricatto progressista del PDS, alle sue esigenze contrarie sia alle elezioni sia ai referendum, anche contro la vera e propria resa che si delinea su questi due fronti, e su quello di una alternativa radicalmente liberale, libertista e libertaria, non conservatrice, non populista.

3) La ragione della presenza autonoma di questo terzo Polo sono simbolizzate perfettamente dalla situazione di Milano. Noi non critichiamo le scelte del Polo, ma ne prendiamo atto e ne tiriamo le conseguenze necessarie.

( .... LE GRANDI, NECESSARIE RAGIONI DI UNA PRESENZA.)

Immaginare che la Milano (e l' Italia) liberale, laica, riformatrice socialista democratica e riformista, possa facilmente e senza rabbia, rivolta, rifiuto scegliere tra due cattolici e democristiani come Roberto Formigoni e Masi è semplicemente inaudito. Si può e si deve, certamente, operare una scelta di alleanza con l' uno o l' altro schieramento cosi' incarnato, così rappresentato, ma non annullare la propria identità, la propria storia, le proprie idee politiche e i propri obiettivi politici strategici. Lo facciano. Ma quell' errore va corretto. Se mancasse, se fosse mancata, la nostra presenza, anche a nome e per conto della maggioranza assoluta delle storie dei cittadini milanesi e lombardi, e di tante altre regioni italiane, le forze, i poteri, gli interessi del ribaltone e della restaurazione prodiana prevarrebbero, avrebbero prevalso.

Se il Polo berlusconiano mostrerà di comprendere e di rispettare il coraggio e la ragionevolezza di questa scelta, se Berlusconi accetterà - nell' esercizio della sua leaderhip, che altri oggi riconoscono con il tono di chi benevolmente gliela concede - di contrarre e prefigurare con noi accordi politici di legislatura, strategici, anche gli elettori progressisti democratici comprenderanno che è da questa parte che si affermano senza subalternanza gli ideali della Riforma, mentre dall' altra parte non vi sono che uffici di collocamento o velleitari perdenti di sempre. E voteranno di conseguenza.

4) Noi apprezziamo e sottolineamo i riflessi di dignità che in queste ore ci vengono anche da esponenti progressisti come Carlo Ripa di Meana, oltre che - naturalmente ed in primo luogo - dalla coraggiosa, tormentata, resistenza di Cossutta e di Bertinotti, per Rifondazione Comunista. Ma sarebbe troppo chedere loro di pronunciarsi direttamente sulle elezioni di padova del 9 Aprile, nello scontro fra il riformatore Giovanni Negri, e il democristiano Saonara ?

5) Si sono di già collegate con le nostre liste regionali altre liste ( socialiste o federaliste ) in diverse regione.

 
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