Roma, 8 maggio 1995
"Con l'ipotesi di accordo sul nuovo contratto della scuola si prepara un ennesimo attentato alla liberta' d'insegnamento.
Governo e Sindacati preparano un ulteriore umiliante appiattimento delle carriere e delle retribuzioni e una dilatazione degli impegni extradidattici dei docenti, il cui lavoro viene sempre piu' trasformato in anonimo e meccanico impegno burocratico, dominato dalla ritualita' sindacale, che sostituisce la competenza professionale come criterio o parametro di valutazione per la professione di carriera.
Con il referedum abrogativo dell'obbligo di applicare il modulo dei tre maestri nella scuola primaria, si presenta per le famiglie, gli alunni e gli insegnanti piu' consapevoli, l'occasione per un'inversione di tendenza per il ripristino della liberta' d'insegnamento e per la riaffermazione della centralita' della funzione docente contro lo snaturamento e la burocratizzazione perseguiti da Governo e Sindacati".