Roma, 22 Luglio 1995
"Le scelte organizzative e politiche di Silvio Berlusconi per "Forza Italia" sono finalmente chiare. Non sono nostre quelle della politica organizzativa, che creeranno un gigante dai piedi di creta, come partito; ma una macchina elettorale importante, il che è per lo immediato una scelta intelligente.
Quanto alla politica, l'indirizzo e l'animus sono buoni.
Ci auguriamo di poter giungere ad una alleanza solida e profonda. Questo sarà tanto più possibile quanto maggiore sarà la nostra forza organizzata e di lotta, con l'Unione Federalista dei Riformatori oltre che come Movimento dei Club.
Ma sia ben chiaro a Silvio Berlusconi che, dopo quest'anno di dissipazione di quel che egli aveva avuto il merito di strappare per l'Italia e per il suo Movimento, anno in cui si è passati da sconfitta a sconfitta, specie a causa della politica delle alleanze perseguita, non defletteremo di un millimetro dalla esigenza di un contratto politico, elettorale e di Governo fra di noi. Siamo pronti e capaci di fare, in sede politica, di elezioni politiche, quel che abbiamo dimostrato alle Regionali, alle Europee, ed anche alle politiche del 1994.
E sia ben chiaro anche ai "cespugli" della Quercia e dintorni che attendiamo quelli fra loro che hanno problemi e volontà politiche liberali, alternative, radicalmente riformatrici, e - come noi, finalmente - non fossero più disposti alla subalternanza ed alla irrilevanza civile e politica."