"Nell'ambito della campagna di informazione dei cittadini sui nuovi 18 referendum promossa dalla Associazione dei Comitati promotori, la scorsa settimana è stata comprata una pagina sui principali quotidiani, che l'hanno pubblicata - secondo gli accordi intervenuti - fra le primissime.
Secondo mercato, per quanto riguarda il periodo d'Agosto in particolare, tutti i quotidiani hanno praticato uno sconto di circa il 70% sul prezzo di listino.
Uniche due eccezioni: "Il Messaggero" e "Il Secolo XIX", che hanno posizioni politiche, tradizioni ormai ridotte di proprietà, antiradicalismo - viscerale tanto quanto slealmente praticato-, piuttosto comuni. "Il Messaggero" ha chiesto una cifra nettamente superiore perfino a "Il Corriere della Sera", "La Stampa" e ogni altro giornale, circa 50 milioni, ottenendo quel che indubbiamente voleva: impedire la pubblicità stessa. Idem per "Il Secolo XIX", con cifre rapportate alla differenza di vendite fra i due giornali.
A Roma, "Repubblica" era impegnata anch'essa a posizionare la pubblicità come gli altri quotidiani: è stata all'ultimo momento trasferita a pagina 16. "L'Unità" è scivolata fino a pagina 20. "Il Manifesto" all'incirca alla 30^, di fianco alla metereologia.
La disistima di questi giornali- fotocopia della "sinistra per-bene" per i propri lettori (non basta la censura con cui li "proteggono"!), per la deontologia dell'informazione e del dibattito democratico, é cosi confermata.
Domani, la pagina negata o celata ai lettori romani e laziali in primo luogo, uscirà su "Il Tempo", in posizione analoga a quella delle altre testate che hanno rispettato il contratto o l'impegno.
Rivolgiamo un invito ai lettori degli altri quotidiani, ma sopratutto di "Il Messaggero", perché difendano con un piccolo gesto civile e democratico i loro diritti, oltre ad un minimo di costume tollerante: domani comprino "Il Tempo". Potranno così conoscere quel che è stato negato loro, o che si è tentato di occultare." E otterranno cosi di spingere il proprio quotidiano abituale a migliorare e l'informazione e il costume civile, e la stima e il rispetto dei propri lettori."