Roma, 30 agosto 1995
Dichiarazione del deputato riformatore Lorenzo Strik Lievers, membro del comitato promotore del referendum contro l'obbligo del modulo dei tre insegnanti nella scuola elementare
Dopo l'autorevole intervento di Angelo Panebianco sul "Corriere della Sera" a favore del referendum sul modulo nella scuola elementare, riparte - monotono - il medesimo coro che da vent'anni accompagna ogni proposta di referendum: "non è questa la via, se ne parli in altra sede, il problema è un altro, non si strumentalizzino, con il referendum, problemi seri ...". Intanto, prendiamone atto: solo la nostra iniziativa referendaria muove le acque, riapre il confronto politico. Una riforma di libertà per la scuola elementare la si farà prima del referendum, nella legge sull'autonomia scolastica? Ne saremo felici. Intanto, i sindacalisti e gli (ex)democristiani che si oppongono anche alla sola idea che il referendum sia convocato stanno battendosi contro la sola proposta che oggi è in campo per abolire i mostri giuridici della pedagogia di stato e dell'insegnante privo per legge della libertà di insegnamento, che l'obbligo rigido dei moduli ha imposto nella scuola elementare