Roma, 29 settembre 1995
MA DEL BASSANINIUM III NON NE SENTIAMO PROPRIO IL BISOGNO !
Dichiarazione di Peppino Calderisi
"Che Bassanini metta in discussione addirittura la serietà e la preparazione di Augusto Barbera in materia di sistemi elettorali - come ha dichiarato oggi al Corriere della Sera - è davvero il colmo. I tentativi di Bassanini di cambiare le carte in tavola sembrano non conoscere limiti.
Come hanno già ricordato Barbera, segni e tanti altri, il referendum del 18 aprile '93 non ha introdotto un generico sistema maggioritario, ma un sistema basato - almeno per tre quarti - sul collegio uninominale maggioritario i cui effetti sono quelli di spingere i partiti ad aggregarsi e a riformarsi. Non a caso il referendum ha assunto un forte significato antipartitocratico. L'83 % degli elettori ha votato per conseguire questi effetti sia giuridici che politici.
Bassanini ha invece in mente sistemi elettorali che salvaguardino l'identità, il modo di essere e il numero dei partiti esistenti. A questo fine deve necessariamente ricorrere ad una dose massiccia di proporzionale e soprattutto deve cancellare il collegio uninominale maggioritario (magari ricorrendo nuovamente proprio a quel finto collegio uninominale - dove non vince chi arriva primo! - che caratterizzava la vecchia legge elettorale del Senato abrogata dal referendum).
Che Bassanini pensi al cosiddetto Tatarellum, al papocchio di De Mita o a qualche altro sistema più o meno simile, importa ben poco. Nessuno mette in discussione la sua capacità di inventare i meccanismi elettorali più complessi e contorti.
Anzi, è ora di dare a Bassanini quel che è di Bassanini. Occorre rivelare la storia segreta delle ultime leggi elettorali. Mattarella e Tatarella hanno ingiustamente dato il loro nome al frutto della fantasia di Bassanini.
Lo sanno in pochi, ma Mattarella per la Camera pensava ad una legge come quella del Senato. I contrassegni e i collegamenti Plurimi, con tutti i loro perversi meccanismi che hanno esaltato gli effetti della quota proporzionale, hanno come padre e madre Franco Bassanini.
Quanto alla legge regionale, Tatarella ha solo dato il suo sostegno ad una legge scritta dalla A alla Z da Bassanini e presentata con la firma del pattista Masi.
Chiamiamo allora le leggi elettorali con il loro vero nome. Per la Camera: Bassaninium I. Per le regioni Bassaninium II. Ma di Bassaninium III - per favore - non vogliamo neppure sentirne parlare."