Roma 5 ottobre 1995
Mentre il digiuno di Marco Pannella è giunto al 16· giorno, sono arrivate a 220 le firme dei parlamentari sull'appello rivolto al Capo dello Stato ed a sostegno degli obiettivi della iniziativa nonviolenta. Nei giorni scorsi avevano aderito, tra gli altri Ferdinando Adornato, Silvio Berlusconi, Antonio Martino, Ottaviano Del Turco, Carlo Ripa Di Meana, Cesare Salvi, Giuseppe Di Lello, Romano Misserville, Francesco Tabladini, Ombretta Fumagalli Carulli, Giulio Maceratini, Giancarlo Pagliarini, Giuseppe Ayala, Cesare Previti, Umberto Ranieri, Marco Taradash.
Dal 2 ottobre si sono aggiunti altri 103 firmatari fra cui Dosi, Meo Zilio, Serra e Terzi (Lega), Zeffirelli, Di Muccio, Martusciello, Miccichè, Lo Jucco, Contestabile, Valducci (Forza Italia), Giardiello, Bertoni, Mattina (Progressisti), Zacchera, Urso, Selva (AN), Corasaniti (SD), Cavallini (FLD), Mancuso (Verdi-Rete).
Nell'appello si afferma che con il "gravissimo e illegittimo ostruzionismo da parte della Pubblica Amministrazione e del servizio pubblico di informazione radiotelevisivo" si è "realizzato, contro le leggi e i diritti politici dei cittadini sanciti dalla Costituzione, un autentico attentato." In questa situazione, prosegue l'appello, il digiuno di Pannella è "un gesto di estrema gravità, adeguato alla estrema gravità della situazione".
Dichiarando che di fronte ad una simile violazione dei diritti dei cittadini "spetta a ciascuno, nell'ambito delle proprie responsabilità, non essere connivente" i firmatari si rivolgono al Presidente della Repubblica che "da mesi si adopera per richiamare l'attenzione suilla esigenza di nuove regole di garanzia dei diritti politici", affinchè egli voglia "intervenire perchè sia posto termine a questa situazione."