PANNELLA ORA PROPONE UNA "LEGA AMERICANA"Il leader referendario dimesso dall'ospedale
di Luigi Chiari
MARCO PANNELLA sta meglio, anche se continua lo sciopero della fame, giunto ormai al dodicesimo giorno. La decisione di sospendere lo sciopero della sete, la notte all'ospedale S. Giacomo e infine due fleboclisi nella mattinata di ieri, per un totale di un litro di acqua, hanno rimesso in sesto il leader referendario che ieri - intorno alle 13 - è stato dimesso dal nosocomio romano. Superata la crisi ipertensiva, in condizioni generali "nettamente migliorate", Pannella s'è presentato ai cronisti con un sorriso e di buon umore. "Mi sento molto meglio", ha esordito. E poi ha spiegato: "Mi sento meglio perché ho ripreso a bere, ma lo sciopero della fame continua perché restano i presupposti per la battaglia. E non mi riposerò neanche un momento".
Non molla, Pannella. Anzi rilancia ancora la sfida referendaria. Così ieri, a metà pomeriggio, ha accettato l'invito di Mara Venier e si è presentato sugli schermi tv, nel corso della trasmissione di domenica In. e da lì ha rilanciato l'impegno per la campagna referendaria, annunciando una nuova iniziativa: la costituzione, nell'ambito del Movimento dei Club Pannella-Riformatori, di una "lega americana" per il bipartitismo. una lega, cioè, composta da tutti i cittadini favorevoli alla modifica in senso anglosassone del sistema elettorale: uninominale secco, a un turno, per favorire la nascita di due soli partiti, chiudere con le attuali frammentazioni politiche e arrivare ad un nuovo sistema presidenzialista, con due soli candidati in ogni collegio elettorale. "Io so che l'80-85 per cento dei cittadini sarebbe favorevole, ma non sa che fra i nostri referendum ce ne sono due che lo renderebbero possibile", ha denunciato Pannella. E poi ha confermato che continuerà lo sciopero della fame, per "costringere" gli
organi di informazione a dare maggiori notizie sui referendum. E non sono mancati riferimenti politici contro il capo dello Stato.
E intanto sono saliti a 137 i parlamentari che hanno firmato l'appello al presidente della Repubblica a sostegno degli obiettivi del digiuno di Marco Pannella. ieri sono pervenute le adesioni dei deputati Luciano Galliani (Pds), Giuseppe Albertini (Democratici), Giuseppe Di Lello (Progressisti) e del sen. Biagio Dell'Uomo (Lega federalista). Nell'appello si afferma, fra l'altro, che con il "gravissimo ed illegittimo ostruzionismo da parte della Pubblica amministrazione e del servizio pubblico di informazione radiotelevisivo" si è realizzato un "autentico attentato". Il digiuno di Pannella è un gesto di estrema gravità, adeguato all'estrema gravità della situazione. Spetta a ciascuno, nell'ambito delle proprie responsabilità, non essere connivente". I firmatari si rivolgono al Presidente della Repubblica che "da mesi si adopera per richiamare l'attenzione sulla esigenza di nuove regole di garanzia dei diritti politici", affinché egli voglia "intervenire perché sia posto termine a questa situazione".
Continuano invece, a sinistra, gli attacchi a Pannella. Ieri il senatore della Rete Francesco De Notaris ha accusato la RAI di violare la par condicio elettorale, per aver concesso 17 minuti di intervista a Marco Pannella nel corso di Domenica In. De Notaris ha accusato la RAI di violare la par condicio elettorale, per aver concesso 17 minuti di intervista a Marco Pannella nel corso di Domenica In. De Notaris ha ricordato che Pannella è candidato alla Camera alle elezioni suppletive che si svolgeranno a Napoli, nel collegio Chiaia-Posillipo.