Roma,12 ottobre 1995
SCALFARO E NOTIZIE INDAGINI SU BERLUSCONI
Singolarmente "tempestive" e comunque in contrasto con l'art. 88 della Costituzione, le dichiarazioni rese da Scalfaro proporio il 21 novembre che non avrebbe sciolto le Camere in caso di caduta del governo Berlusconi.
Dichiarazione di Peppino Calderisi.
"Ove i fatti riferiti nel documento depositato presso il Tar della Lombardia fossero provati, vi sarebbero da trarre valutazioni anche sul comportamento del Presidente della Repubblica che proprio il 21 novembre 1994, cioè il giorno prima della pubblicazione da parte del Corriere della Sera della notizia su Berlusconi indagato, aveva dichiarato che, in caso di caduta del governo, non avrebbe sciolto le Camere e avrebbe invece formato un "governo del Presidente". Le dichiarazioni di Scalfaro, così singolarmente "tempestive", furono riportate da tutti i giornali e dallo stesso Corriere della Sera.
Queste dichiarazioni del Presidente della Repubblica risulterebbero in contrasto, ancor più di quanto non siano in ogni caso, con l'articolo 88 della Costituzione che non consente al Presidente della Repubblica di pronunciarsi in anticipo nè a favore nè contro lo scioglimento delle Camere. Infatti l'articolo 88 della Costituzione (anche con un sistema elettorale proporzionale) è stata concepita dal Costituente come norma regolatrice della stabilità dei governi e non come strumento per favorire "ribaltoni".
Allegata fotocopia Corsera 22 novembre '94