COMUNICATO STAMPA
Roma, 16 ottobre 1995
ore 9.15
Stamane, 16 ottobre, Marco Pannella e altri 55 militanti della democrazia, del diritto, della nonviolenza hanno ripreso l'azione volta e atta ad ottenere che siano riparate verità e legalità offese, negate dall'attentato ai diritti politici dei cittadini perpetrato in particolare dalla Rai-Tv perché i cittadini italiani non fossero in grado di conoscere e quindi consapevolmente decidere se sostenere, o no, i 18 quesiti referendari loro proposti.
Venerdì 13 ottobre, avendo 341 parlamentari della Repubblica sottoscritto un appello al Presidente della Repubblica a sostegno dell'iniziativa nonviolenta suddetta Pannella - in segno di ri-conoscenza con l'iniziativa dei parlamentari e per lasciare il Presidente della Repubblica dinanzi a questa sola richiesta ed interlocuzione - aveva sospeso il suo digiuno, giunto al 25· giorno.
Il Presidente della Repubblica ancora una volta non ha udito, o ha inteso molto male, molto male. Infatti è impossibile, inaccettabile continuare a proporre politicamente dalla Presidenza della Repubblica la richiesta di nuove regole, se preventivamente non si assicura che le regole di volta in volta esistenti vengano e siano rispettate, se non si assicura che coloro che le violano siano perciò puniti, condannati.
Da almeno trent'anni, infatti, le regole, le leggi, le norme della stessa Costituzione sono spesso sequestrate a favore dell'una o dell'altra fazione, o dalle fazioni riunite contro il legittimo detentore, il popolo italiano, in nome del quale si giudica, e che è il soggetto stesso per cui si declinano le leggi.
La richiesta di nuove regole, se non è accompagnata dalla difesa di queste esistenti, da tutte le magistrature a ciò preposte, non è che un modo ormai tradizionale di spostare o negare la responsabilità primaria di chi viola quelle esistenti e di operare perché restino a non applicare anche le regole future. Perciò - dinanzi al reiterato comportamento della Rai-Tv, comportamento criminoso e antidemocratico - il Movimento prenderà di nuovo iniziative nei confronti della Giustizia, perché cessi di proteggere il regime esistente, di omettere di esercitare le proprie funzioni, e processi i responsabili della Rai-Tv per attentato ai diritti civili e politici del cittadino e almeno dieci norme di rilevanza anche costituzionale.
L'iniziativa nonviolenta continuerà a rivolgersi al Presidente della Repubblica perché da lui deve venire riparazione della legalità e della verità offese. Il Presidente Scalfaro certamente ricorda che offendere, negare la verità è ancora infinitamente più grave che ferire, uccidere una persona.