Roma, 6 novembre 1995
Dichiarazione di Elio Vito, deputato Riformatore-Forza Italia:
"Intorno alla proposta di riforma della legge elettorale lanciata da Augusto Barbera si è aperto un interessante dibattito. Che rischia però di alimentare più di un equivoco.
I primi a dover dichiarare il consenso alla proposta del pidiessino Barbera sono i rappresentanti del suo partito e dell'Ulivo. D'Alema e Prodi sono d'accordo con Barbera?
Se sì, discutiamo; altrimenti, parlarne è solo accademia.
D'altra parte, Forza Italia ed il Polo possono aderire a questa soluzione solo per giungere rapidamente alle elezioni, non certo per rinviarle.
Come ha scritto Paolo Mieli, le modifiche suggerite da Barbera, se c'è il consenso necessario, devono essere approvate entro dicembre.
Far durare oltre la legislatura per modificare la legge elettorale, significherebbe far approvare a questo Parlamento un papocchio peggiore del Mattarellum!
Infine, è evidente che le modifiche alla legge elettorale proposte da Barbera non potrebbero in alcun modo rappresentare la rinuncia ad introdurre nel nostro sistema, dopo le elezioni e con il conforto del voto popolare, quelle modifiche ben più ampie che necessitano alla nostra Costituzione; in buona sostanza, l'adesione ad approvare il progetto Barbera per andare al voto, non significa la rinuncia al presidenzialismo.