Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
gio 24 apr. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie lista Pannella
Agora' Agora - 18 novembre 1995
III LETTERA APERTA DI MARCO PANNELLA AL DIRETTORE DI IL "CORRIERE DELLA SERA", PAOLO MIELI.

Caro direttore, io ho ben compreso che queste mie "lettere aperte" possono avere come conseguenza una ulteriore, maggiore "chiusura" del giornale di via Solferino ad una informazione non oligarchica, non di palazzo, non faziosa, passatista e neopartitocratica, neoreferendaria, postmissiroliana. Ma proprio perché io ti ritengo, per molti versi, il "migliore", e anche un sincero amico, magari per l'ennesima volta deluso, mi accingo, se necessario, a preparare la pubblicazione del mio "primo" libro, per i miei sessantasei anni, composto di qualche decina di queste "lettere aperte" quotidiane che mi accingo a scriverti, inviarti.

Oggi vi sono circa 1.500 militanti democratici che sono mobilitati, pioggia e maltempo imperanti, per consentire ad una decina di migliaia di passanti, almeno, la possibilità di apporre circa duecentomila firme autenticato a 20 splendidi quesiti referendari. Oggi decine di deputati e di senatori italiani sono in digiuno nonviolento, associati a 3 loro colleghi (e decine di cittadini) giunti oggi al 34.mo giorno di "sciopero della fame". Oggi dai alla Lega lo stesso credito di informazione che hai dato a Bossi quando annunciò che avrebbe promosso un referendum per abolire un reato d'opinione (la cui abrogazione avevamo proposto noi quasi ventanni fa), dando alla "notizia" più spazio di quanto non ha dato in sei mesi a tre campagne referendarie per 20 referendum. Ebbene, questo fu possibile perché all'ignoranza di Umberto Bossi si aggiungeva quella di "Il Corriere della Sera": perché, nella migliore delle ipotesi, alla Lega sarebbe stato possibile far tenere quel "referendum" nella primavera del 1997; invece,

se "Il Corriere" non avesse continuato nel suo ostinato ostracismo contro le nostre iniziative, referendarie e nonviolente, e ci avesse dedicato in quei giorni metà dello spazio riservato alla fanfaronata leghista, noi potremo ora tenere fra meno di sei mesi 18 referendum liberali, liberisti, riformatori, sui quali la grande maggioranza dei suoi stessi collaboratori esprime riconoscimenti di grande serietà e costruttività.

Oggi Paolo Franchi deplora il cedimento ai ricatti della Lega da parte dei due Poli. Ma non credi che il rilievo, il carattere di grande antagonisti riservato a Bossi, sia più la causa che l'effetto della "debolezza" della politica ufficiale di destra di sinistra, di "maggioranza" e di "opposizione" nei confronti di Bossi?

E, per finire, una domanda: ho ben letto - l'altro giorno - che "noi" siamo fermamente per il "doppio turno"; in un tuo "fondo".

"Noi", chi? E chi lo ha deciso? La proprietà? La "direzione", con voto dei tuoi colleghi e collaboratori? Il CDR? Tucci, Marzo? Tu, nella sala degli specchi? O perché usi, ormai, il plurale maiestatis? E noi lettori, proporzionalisti o per l'uninominale "secco", cosa dobbiamo fare: obbedire, o "andarcene" . chessò io? - da Feltri, a "Il Giornale"; o, tanto per gradire pronunciamenti e fogli d'ordine un tantino più responsabili e "costituzionali" (art. 49 della Costituzione) trasmigrare verso "Il Secolo" o "L'Unità", o "Il Popolo" o "La Voce Repubblicana"?

La domanda che ti pongo, caro Direttore, riguarda, per ora, almeno 160.000 elettori italiani; almeno 35.000 milanesi. Vorrai usarci la gentilezza di risponderci? Ti ringrazio per l'attenzione. A domani. (Non hai un qualche problemino su campagne nonviolente, digiuni - di esponenti di Rifondazione, del PDS, di AN, di F.I., del PPI, di Verdi, di Comunisti Unitari, per limitarci ad oggi?). Cordialmente tuo

Marco Pannella

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail