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Agora' Agora - 22 novembre 1995
PANNELLA: INSISTO CON DOMANDE CHIARE AD ANTONIO DI PIETRO QUANDO E QUALI REFERENDUM FIRMERA'? E' SICURO D'ESSERE CON LA CONTRORIFORMA FRANCESE ANZICHE' CON LA RIFORMA AMERICANA? IL PARTITO DEL GIORNALISMO DI REGIME CENSURERA' ANCHE OGGI QUESTE DOMANDE

Il seguente intervento di Marco Pannella verrà pubblicato domani da "Il Giornale". (Con preghiera di citare la fonte. Grazie)

Roma, 22 novembre 1995

"Antonio Di Pietro non avrà ancora avuto l'occasione di leggere la sua posta, e gli sarà facilmente sfuggita, visto il silenzio puntuale e unanime di tutte le radio e televisioni (ad ecc. di RR, naturalmente) e di quasi tutta la stampa ("L'opinione", naturalmente, per prima), la mia "lettera aperta".

Eppure si tratta, penso, di una domanda legittima e urgente.

E' sicuro, Di Pietro, di stare davvero, di cuore e di mente, oltre che di Consigliere, dalla parte di quel sistema francese che in Italia costituisce l'unica controriforma possibile del sistema consociativo e partitocratico, e non da quella del sistema anglosassone e americano? Non pensa, il dottore Di Pietro, che il "semipresidenzialismo" funzioni, quando funziona, soprattutto grazie all'annullamento totale del Parlamento francese, e che il "doppio turno francese", tradotto in italiano, non solamente non sarà affatto "alla francese" (perché non passerebbe mai nel nostro Parlamento una soglia alta per arrivare al secondo turno), ma vedrebbe all'opera sicuramente non due o tre partiti, ma due o tre Poli con alcune decine di partiti?

E' sicuro, Di Pietro, che l'alternativa ai consigli tattico-strategici del suo "consigliere" sia di porre, magari, al posto di Prodi, Buttiglione e Casini? O non, piuttosto, la riforma americana?

E, ancora, è sicuro che i suoi potenziali elettori non siano in gran parte gli stessi che accorrono ai nostri tavoli referendari, apponendovi finora oltre 3 milioni e cinquecentomila firme autenticate? A proposito: quando, e quanti, referendum il dottor Di Pietro intende sottoscrivere, se intende sottoscriverne?

E' la terza volta che garbatamente ma seriamente gli poniamo questa domanda."

 
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