Roma 26 novembre 1995
Dichiarazione di Marco Taradash, deputato Riformatore-Forza Italia:
Sempre più pressante giunge dalla libera stampa italiana, tutta edita da Mediobanca, l'appello a rimuovere forzosamente dalla politica Silvio Berlusconi, naturalmente nel supremo interesse della Nazione, della Democrazia, della Destra o della Civiltà (a seconda delle libere intonazioni editoriali). Ai vari Dottor Morte della politologia italiana hanno già risposto 10 milioni di italiani il 27 marzo 1994 e a loro, e soltanto a loro, spetta di confermare o negare la fiducia a Berlusconi.
Ciò non toglie che FI abbia ancora una volta scelto di replicare agli attacchi politici della magistratura, delle lobbies e della stampa, nel modo più paradossale, per non dire imbecille, recitando la parte della bella addormentata nel bosco. Di fronte ad un attacco senza precedenti FI rinuncia alla politica, si riduce ad essere poco più che un insieme confuso di comunicati stampa, interviste televisive, personalismi di varia qualità e si affida ad una difesa avvocatesca del passato (sul piano giudiziario meglio lasciar fare agli avvocati) piuttosto che ad un forte rilancio delle ragioni politiche su cui si è fondata e si fonda la leadership di Silvio Berlusconi: presidenzialismo, lotta senza quartiere alla spesa pubblica e all'oppressione fiscale, difesa intransigente dello Stato di diritto.
Siamo giunti al punto che alla Camera il relatore di maggioranza della legge finanziaria - la legge spartiacque in ogni Parlamento tra maggioranza e opposizione, una legge contro cui il Polo ha già espresso voto negativo al Senato - sarà un deputato di Forza Italia.
E' la somma degli errori politici, non la somma degli editoriali, che rende FI debole di fronte alla caccia all'uomo in corso."