Roma, 29 settembre 1995
"Se si vota entro la metà di febbraio, avremo un Governo (presumibilmente l'attuale) che garantirà la "partenza" del semestre, ormai di già preparata "tecnicamente" (il che non vuol dire, lo si sa, con competenza e tecnica e politica). Ma avremo, nella parte cruciale del semestre, da fine marzo in poi, un Governo autorevole, politico e pienamente costituzionale e democratico.
Andare al "semestre" con un Governo "tecnico", vera eccezione ademocratica e acostituzionale, politicamente e democraticamente disastrosa, in Europa e nel mondo civile democratico, mostra in chi lo immagina un assoluta mancanza di ragionevolezza e di serietà. Ho già detto, una anno fa, che solamente da grandi uomini un paese può attendersi tragici, grandi errori e sciagure. Mi auguro dal più profondo della mia coscienza, che non si tratti di questo nel caso del Presidente Scalfaro. Ma, certamente, l'uso e l'abuso di argomentazioni speciose e cangianti, contraddicendosi a seconda delle "convenienze" politiche e tattiche, pur di continuare a avere un Parlamento e un Governo menomati, che poi autorizzano il pretesto della "supplenza" e dell'"emergenza", non dovrebbe esistere".