Roma 7 dicembre 1995
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Tesoriere del Movimento dei Club Pannella Riformatori:
"Sfidando il senso del ridicolo il presidente Dini ha affermato che il suo governo si è mosso meglio di quello francese poichè alle misure intraprese per il risanamento economico sono seguiti il plauso e l'approvazione anzichè le rivolte di piazza.
Nessun dubbio che i tentativi del governo francese rischiano di naufragare per la mancanza del necessario consenso. A Dini però vogliamo ricordare che, per fare un esempio, la riforma delle pensioni, che tanto piacque ai sindacati si è rivelata ben presto non già, come sostenuto da Dini "scolpita nel bronzo" bensì "incisa nel burro".
Tutta l'azione del governo si è rivelata, ed una stampa meno prona averebbe con facilità potuto dimostrarlo, inefficace nel tentativo di produrre una inversione di tendenza nei conti pubblici. (A proposito ministro Masera: e le sue dimissioni? Non le aveva annunciate nel caso si fosse resa necessaria una manovra correttiva di fine anno?)
Con uno stile che per primi definimmo andreottiano Dini si prepara a lasciare in una situazione di difficoltà estrema il paese. Ancora più lontani dall'Europa per aver rinviato nei 12 mesi inutilmente trascorsi i provvedimenti che proprio l'Europa avrebbe richiesto. Ci prepariamo un autunno '96 di "lacrime e sangue" per 70000 miliardi.
Il governo tecnico ha fallito. L'illusione tecnocratica si è rivelata un bluff. Lo hanno compreso anche i suoi ispiratori?
Ribadiamo il nostro no ad un "galleggiamento" suicida. A questo governo non siano fornite altre chances. E' già molto tardi. Tolga il disturbo e si torni rapidamente almeno ad una parvenza di legalità repubblicana con elezioni immediate (già a febbraio) ed un governo politico alla guida dall'Europa.