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Agora' Agora - 29 dicembre 1995
"REATO DAL PULPITO DI STATO"

LA STAMPA 29-12-95 di Lorenzo Mondo

Socrate, per non disubbidire alle leggi di Atene, affronta innocente il supplizio. Pannella, meno innocente, viola la legga sgolandosi impunemente degli schermi della televisione pubblica. D'accordo, ogni civiltà ha i maestri che si merita, e del resto, che era Socrate?

E' accaduto durante una trasmissione del pomeriggio che, con rammarico, dobbiamo ritenere popolare e che come tale si presenta. Pannella ha offerto in regalo alla conduttrice Alda D'Eusanio un pacchetto che, scartato e messo a fuoco dal grand'occhio delle telecamere, ha rivelato il suo contenuto: due pani di hashish color tabacco. Ha violato la legge in diretta e, barando, si è offerto al suo improbabile rigore.

Meno punitivo, c'è da crederlo, dei digiuni del Gandhi nazionale, dei suoi misurati cappuccini. Coraggio, bambini, Babbo Pannella vi ha offerto, tra il Presepio e l'Epifania, l'apoteosi del dono.

C'è da ragionare innanzitutto sul comportamento della D'Eusanio, che prima si è finta travolta dall'esuberante militantismo dell'ospite, poi ha proclamato che l'hashish è uno strumento di morte, ma ha invitato nello stesso tempo a votare in blocco i referendum di Pannella e gli ha concesso alla fine un bacio di commiato. La signora, anello influente di una catena Rai che si riconosce negli ideali di San Patrignano, si è comportata in modo a dir poco ambiguo. Fino a prova contraria, dobbiamo credere alla sua buona fede, quando afferma di aver subito, invitando Pannella, una imposizione aziendale. E del resto, povera stella, è davvero l'ultima ruota del carro; e cosa non si è disposti a fare, in alto loco, per levarsi dai piedi il molesto Pannella.

Non possiamo insistere più di tanto sulle sue contraddizioni, sul trillante bon ton che certamente ritiene dovuto tra colleghi in guitterie. D'altronde non cambia nulla, nella valutazione, sapere se la scenetta era concertata o meno. L'estemporaneità, semmai, è un elemento a carico. Rivela che, al di fuori da ogni assunzione di responsabilità, siamo esposti a intrattenere nelle nostre case presenze sgradevoli. La pericolosità delle droghe leggere può essere controversa finchè si vuole, ma non è decente accettare che la legge sia violata con l'assoluzione della tv, che venga perpetrato un colpo di mano su una materia di tanta gravità, che può avere in molte famiglie effetti laceranti. Fino a quando, magari attraverso un referendum, la legge non venga cambiata.

E' sconfortante che in una società, in un tessuto civile compromesso da tante smagliature si accolgano, con l'indulgenza amorfa di chi non ha coscienza, quelle che saranno definite ancora una volta intelligenti provocazioni. Esistono altre provocazioni,, di maggior peso e urgenza, che non trovano spazio e connivenza, anche se poggiano su percentuali di rappresentatività e di consenso sconosciute a Pannella e ai suoi. E' un problema, sì, di par condicio, di disciplina per un mezzo così pervasivo come la tv, che può imbrattarti tranquillamente, e a spese tue, il tappeto di casa. Non ha importanza, se la comparsata di Pannella si risolverà in un boomerang, se sarà sepolta dallo sdegno o dal riso. Conta, insieme al rispetto della legge, quello dei cittadini, che non viene tutelato questa volta, dalla stanca, giullaresca canizie di Pannella.

 
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