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Notizie lista Pannella
Agora' Agora - 30 dicembre 1995
IL TEMPO 30 DICEMBRE 1995

UN PO' D'OSSIGENO PER IL LESSICO

di Piero Palumbo pag.5

Comparsata, pagliacciata, numero da circo, mascalzonata in diretta: l'iniziativa pannelliana di donare hashish alla teleconduttrice Alda D'Eusanio ha significativamente arricchito il lessico in uso. I giornali hanno puntualmente registrato le reazioni del mondo politico, generalmente di disapprovazione: sappiamo dunque dell'appropriata comparazione istituita da Maurizio Gasparri tra Pannella e Wanda Osiris "a una certa età", la requisitoria pronunciata dal ccd Carlo Giovanardi per il quale "è ora di finirla", della pretesa di Rosi Bindi che il donatore e la destinataria del dono siano quanto meno "fermati". Di suo, la stampa quotidiana ha aggiunto ben poco all'indignazione registrata a caldo. L'Indipendente ha decorato la polemica sull'hashish con un circostanziato ritratto del trasgressore che nacque in Abruzzo, a Teramo, nel 1930 e a sedici anni prese a distribuire per le vie della Capitale foglietti inneggianti alla monarchia. Il biografo Marco ravaglio prosegue con l'enumerazione degli scioperi della fam

e (ventidue), delle "baggianate", dei collaboratori che dopo anni di frequentazione ritengono l'amicizia di Pannella gratificante quanto le alluvioni e i sismi. L'invocazione finale riguarda, più che i lettori, il 113: "Ma la Neuro quando arriva?". Non è più benevolo il commento che Curzio Maltese ha scritto per la Repubblica. A differenza del Travaglio che vede unite da un filo di coerenza le incoerenze di Pannella, Maltese suppone che l'indomabile teramano sia stato generoso e serio in giovinezza quanto è inaffidabile e buffonesco oggi che ha varcato la soglia dei sessanta. "Quando ancora era impegnato in serie battaglie civili", scrive il critico "il leader radicale era bandito dalla vecchia Tv di regime e sostenuto dai cittadini. Da saltimbanco è invece diventato un divo fra i più gettonati della Rainvest...". Non è chi non ricordi le battaglie più antiche di Pannella e la reputazione di serietà che il leader abruzzese ne trasse: l'elezione di Cicciolina, la sottrazione alla giustizia di Tony Negri furon

o le tappe più luminose della sfolgorante carriera. Severo anche il parere de La Stampa, espresso da Lorenzo Mondo: "Non ha importanza se la comparsata di Pannella si risolverà in un boomerang, se sarà sepolta dallo sdegno o dal riso. Conta, insieme al rispetto della legge, quello dei cittadini che non viene tutelato questa volta dalla stanca, giullaresca canizie di Pannella". giudizi pesanti, come si vede; ma quelli che si sono abbattuti sulla D'Eusanio, goffa percettrice del "regalo" improvvido, sono ancora più impietosi. "La signora si è comportata in modo a dir poco ambiguo", dice Mondo per arrivare ad una conclusione amara: "Siamo esposti ad intrattenere nelle nostre case presenze sgradevoli". Pochissimi e isolati i commenti inclini alla tolleranza. I giornali della sinistra estrema si sono rifugiati nel silenzio: Il Manifesto e Liberazione hanno confinato il "caso" tra le notizie in poche righe. Riservatezza lodevole, ma rivelatrice di imbarazzo: combattute sulla trincea del Leoncavallo, le battaglie p

er la droga leggera meritano d'esser celebrate, portate avanti negli studi televisivi sono marginali ed infime.

 
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