Roma, 1 gennaio 1996IMMEDIATO IL COMMENTO DEL LEADER DEI RIFORMATORI AL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE OSCAR LUIGI SCALFARO
"Da Roma ci ha parlato, predicato, ordinato Avignone. I più sacri principi costituzionali sono aboliti, calpestati, sostituiti in nome del sacro e della costituzione. Opinioni costituzionalmente irresponsabili, inesistenti ci sono imposte come verità e regole obbligatorie, dettate sotto dettatura o dittatura dal Padre o dal Celebrante. Poteri del Parlamento, dell'Esecutivo e dei Partiti, doveri del Capo dello Stato sono sequestrati, sono elevati ad una forma di ecclesiastica celebrazione ed in realtà di sepoltura. Siamo a prima dell'epoca degli Stati e delle monarchie costituzionali. Il Bene e il Bello ci vengono proposti come ad una buona, cara plebe, non come a dei cittadini di una nazione democratica".