Roma 26 gennaio 1996
ore 18,05
"La separazione della carriere dei magistrati è posizione politica, ripeto: politica, del nostro Movimento. Il Presidente della Repubblica, a Catania, ha detto che questa posizione non riscuoterà mai il suo consenso. Egli ha inferto, in tal modo, una nuova ferita e alla Costituzione, e al Parlamento, e al nostro Movimento politico. Verseremo anche questo arbitrio nel dossier per la messa in stato di accusa del Presidente Scalfaro. E, più ancora, chiediamo ai cittadini italiani di sottoscrivere ancor più numerosi e con ancora maggiore urgenza la petizione con la quale si chiedono le dimissioni del Presidente della Repubblica, al quale - oltretutto - assicuriamo che la separazione delle carriere dei magistrati sarà perseguita con ancora maggiore determinazione da noi. Cause che esigano o tollerino violenze ed illegalità per essere difese, sono di già perse sul piano civile e ideale."
Fissiamo, in risposta a questo ennesimo atto arbitrario, l'obiettivo di centomila firme di cittadini per la petizione contro l'operato del Presidente della Repubblica, e per le sue dimissioni; entro due giorni.
DIFFIDIAMO FORMALMENTE I MASS MEDIA, IN PRIMO LUOGO QUELLI DEL SERVIZIO PUBBLICO, A INFORMARE L'OPINIONE PUBBLICA DEL NOSTRO GIUDIZIO E DELLA NOSTRA RISPOSTA, CONTESTUALMENTE ALLA DIFFUSIONE DELL'INTERVENTO DEL PRESIDENTE SCALFARO A CATANIA.