Roma, 31 Gennaio 1996
"V'é una sola regola vera in tutto questo bailamme su riforme e contro-riforme costituzionali: occorre cambiare tutto quel che non conta e non importa a lor signori, tranne confermare invece quel che é l'essenziale: il multipartitismo proporzionalistico, i partiti "all'italiana".
Il Governo - se sarà fatto sulla base di un "programma" politico di "riforme" istituzionali - durerà fino a quando i sondaggi non garantiranno una sconfitta definitiva di Forza Italia e di Silvio Berlusconi, non indicheranno che si avvicinano al 15%, se non meno. Con l'aiuto di uno stillicidio giudiziario e giornalistico.
In questo contesto proporrò al Consiglio Generale che si terrà a Trani, dall'8 all'11 febbraio, un aggravamento ed una puntualizzazione dell'alternativa antipartitocratica, in particolare una iniziativa volta ad applicare nei confronti dei partiti e delle forze di regime le stesse norme che furono applicate contro il PNF e dintorni nel 1945/46.
Poiché la magistratura, pilastro della continuità e dell'edificio antidemocratico e partitocratico, non ha operato come doveva nei confronti di partiti come la DC e gli altri dell'unità nazionale, raggruppando le centinaia e centinaia di denunce e di rinvii a giudizio in unici processi, prendendo misure cautelative e di sequestri dei beni-bottino dei partiti, sindacati partitocratici, e - in tal caso - dei loro responsabili formali; anzi, ha assistito inerte e connivente alle spartizioni ufficiali fra i partiti-ditte eredi, occorrerà che dal paese si affermi la forza e la volontà di chiudere quei partiti, e di vietarne e punirne la ricostituzione per dieci anni. Proporrò che si aggiungano alla petizione per le dimissioni e l'imputazione di alto tradimento del Presidente della Repubblica, proposte di legge di iniziativa popolare e altre petizioni volte a affermare quegli obiettivi.
Proporrò che i profitti di regime - anche quelli di intere categorie, come quella dei magistrati - vengano colpiti e puniti, negati per il futuro.
Tutto questo nel quadro della rivoluzione-riforma liberale, libertaria, liberista, democratica, "americana" delle nostre istituzioni e della nostra società, da perseguire ormai lucidamente con l'uso di tutte le armi democratiche e costituzionali: referendarie, elettorali, nonviolente, di iniziative popolari."