Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 10 feb. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Notizie lista Pannella
Agora' Agora - 6 febbraio 1996
PANNELLA SU RILANCIO "CASO TORTORA"

Roma, 6 Febbraio 1996

Il presente articolo sarà pubblicato su "L'Opinione" di domani

"Non si arriverà mai, anche in un' inchesta giudiziaria, a comprendere la verità storica e giudiziaria del "caso Tortora", se non si prenderà in considerazione soprattutto quello che i magistrati impegnati nell' "affaire" non hanno fatto e che era loro obbligo professionale fare.

Un pugno di magistrati, di giornalisti, di politici, hanno inventato, letteralmente, una verità grottesca, aberrante, hanno poi attivamente -con sapiente gioco di promozione, protezione, di occultamento di calunnie e calunniatori- difeso la menzogna politica e sociale sulla realtà politica napoletana- e nazionale.

Si sono create tutte le condizioni -molte delle quali penalmente illecite- per indurre e costringere ergastolani, camorristi, la feccia del carcere, come la feccia dei poteri reali, a raccontare falsità, per ottenere l' occultamento del vero. I "pentiti" non vanno criminalizzati: una ventina di dannati della terra campana, prodotto sociale e morale della cultura e dei ceti dominanti, avrebbero dovuto resistere alla tentazione di alleviare le condizioni letteralmente bestiali di detenzione, di divenire "importanti", alleati pubblici e ufficiali della "giustizia", eroe dell' informazione, ospiti del "Gran Hotel Pastrengo", la caserma dei carabinieri dove pasteggiavano a donne e champagne, usavano i centralini per fare ricatti e taglieggiamenti, avrebbero dovuto dire "no" a tutto questo? Perchè mai?

Occorreva creare un gigantesco diversivo per evitare che il "Processo Cirillo", istruito con qualche ingenuità ma con coraggio dal giudice Alemi, si tenesse, con il rischio che esplodesse la verità, tuttora assolutamente nascosta, dell' alleanza tra brigatisti rossi che avevano a Roma, con il sequestro del giudice d'Urso, fornito l'occasione per tentare il "golpe" del Governo PCI-P2-P Scalfari, fallito miracolosamente, da una parte, e dall' altra della camorra vincente degli Alfieri e dei Galasso, della classe dirigente napoletana riunita attorno alla seconda giunta Valenzi e alla politica comunista di "unità napoletana"...fino ad Almirante, De Lorenzo, e destre varie.

Occorreva sgombrare il campo dalla mafia perdente e perduta di Cutolo, a favore di quella di Altieri e Galasso, e dei loro "alleati" nella politica e nelle istituzioni, per la spartizione del denaro, e delle sue ricadute, per il dopo terremoto...

Il "caso Tortora"? E' il caso Napoli (e sempre più Italia) di oggi."

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail