Roma, 27 febbraio 1996
'Ieri sera, Vittorio Sgarbi e Paolo Chiambretti ci hanno dato uno dei piu' bei pezzi di televisione di questi anni. Sgarbi ha avuto l'intelligenza e il vigore di far saltare i ruoli, Chiambretti di giocare senza rete, come sta sorprendentemente facendo, dando cosi' vita ad uno spettacolo autentico e nuovo. Non é colpa sua, poi, se la maggior parte degli interlocutori che sceglie si rivela indifferente o passivamente complice al contesto politico, civile e sociale che racchiude il testo di Chiambretti, e conferma il conformismo o la tradizione di irresponsabilità civile della classe intellettuale, sociologicamente inclusa nel mondo dei poteri e delle illibertà italiani. Perfino il pubblico sembrava trasformato, non piu' come quasi sempre bolso, arrogante e fazioso, ma partecipe, contraddittorio, sconcertato e non scontato. Complimenti a tutti.'