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Notizie lista Pannella
Agora' Agora - 3 marzo 1996
'O IL POLO CAMBIA O IN LISTA DA SOLI'

IL TEMPO 3 MARZO 1996 pag. 5

di Giuseppe Musmarra

Marco Pannella gela il Polo. Mentre già sembrava fatto l'accordo per presentarsi assieme nell'uninominale, il leader dei riformatori dice: 'Con il Polo? Non é affatto detto. Anzi. Ogni ora che passa é sempre più probabile che correremo autonomamente'. Rischia, questo, di essere un colpo alle chances di vittoria per il Polo delle Libertà. Pannella, alleato con Sgarbi, potrebbe sottrarre al consenso del centrodestra un buon tre per cento. Ed in una competizione elettorale che presumibilmente si deciderà per pochi voti, potrebbe far spostare la bilancia dalla parte dell'Ulivo.

D: Pannella, cominciamo dalle esclusioni. Perché per un libertario come lei é oggi inconcepibile allearsi con il centrosinistra?

R: Perché é il fascio. Il fascio nel senso vero e proprio del termine, che raggruppa tutti gli interessi privati ed occulti dell'economia e del ceto burocratico, della pubblica amministrazione, dell'esercito, della magistratura. Una grande immensa corporazione del parastato e del sindacato. Un'alleanza che strozza la libertà. Per le nostre istanze non c'é alcuna attenzione. Anzi c'é un divieto. L'Ulivo rappresenta il demone antidemocratico ed intollerante contro i liberali, i libertari, i libertisti. E non possiamo non tenerne conto. Invece dal centrodestra c'é innegabilmente più attenzione nei nostri confronti'.

D: Sembrava deciso che lei si schierasse con il Polo. Adesso dice che non é cosi'...

R: Leggete per esteso i miei comunicati, prego. Soltanto l'altro giorno ne ho diffusi quattro. Ora dopo ora é sempre più probabile che noi riformatori correremo soli anche nell'uninominale. Perché? Chiedetelo a Berlusconi. L'altro giorno ha applaudito all'iniziativa di Liberal sulle riforme. E si é impegnato, a prescindere dal risultato del 21 aprile, a mettersi d'accordo con il centrosinistra. E allora, scusate, io chiedo: a votare che cazzo ci andiamo a fare, se poi la gente vedrà il voto svenduto sull'altare della convenienza? Noi dobbiamo lottare per un cambiamento reale. Non dobbiamo limitarci ad una blanda ed ipocrita alternanza. il nostro vero impegno é impegno per l'alternativa. Tra l'altro, é questo l'unico modo per motivare, per entusiasmare gli elettori.

D: Tuttavia, Pannella, se il centrosinistra, viene sulle posizioni del Polo sul presidenzialismo, bisogna prenderne atto.

R: Ma questa é la tragedia: non é vero che la sinistra vuole il presidenzialismo. Già il centrodestra é passato dal modello americano a quello francese. Ma l'Ulivo chiederà altro, chiederà il cancellierato alla tedesca. E' una trappola, e noi non siamo disposti a cascarci.

D: Tuttavia per una riforma costituzionale, dice anche Gianfranco Fini, un accordo con le opposizioni é quasi inevitabile

R: Non c'é per il momento alcun bisogno di un accordo sulle riforme costituzionali. Sarebbe sufficiente una legge ordinaria che cancellasse il 25 per cento di quota proporzionale per l'elezione dei deputati. I partiti di centrodestra prendano coraggio e si impegnino su questo. Non possiamo andare alle elezioni proponendo pasticci che renderebbero carta straccia il voto degli italiani schierati in favore del cambiamento.

D: Non puo' negare pero' che sia Berlusconi sia Fini stiano cercando in tutti i modi di trovare un'intesa con lei.

R: Berlusconi probabilmente vuole trovarla, ma non sa nemmeno da che parte cominciare. Fini, che probabilmente ci tiene meno, sta invece mettendo in atto tentativi concreti.

D: Pannella, i numeri sono numeri. Se voi riformatori correrete da soli nell'uninominale, rischiate di regalare l'Italia a Prodi, D'Alema, Dini e Bertinotti. Sai che allegria...

R: Sa che cosa le dico? Meglio il centrosinistra di un centrodestra che rinnega la propria identità sull'altare della convenienza. Sono consapevole delle conseguenze di una tale scelta . E non mi spaventa affatto. Berlusconi e Fini, se vogliono, sono ancora in tempo. Ma ora dopo ora, lo ripeto, un accordo con loro é sempre meno probabile.

D: Ma alla fine l'accordo lo troverete. Magari nei prossimi giorni ci sarà un incontro con Berlusconi e Fini e tutto si risolverà.

R: No, se ci sarà un incontro sarà per sancire la rottura. c'é ancora un unico modo per trovare l'intesa con il centrodestra. Lavorare insieme sulle proposte per il Paese. Far lavorare commissioni di studio che analizzino i problemi e le proposte da presentare agli elettori. Nessun papocchio, nessun inciucio, nessun pasticcio. E anzi chiarezza assoluta. E' questo l'unico sistema per averci

 
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