CORRIERE DELLA SERA 15-3-96
ARTICOLO DI GIANFRANCO BALLARDIN
D: Caro Sgarbi, lei è arrivato a Montecitorio con la maglia di Forza Italia, poi è passato al gruppo misto, poi si è avvicinato a Miglio, poi ha dato vita alla Lista Pannella-Sgarbi, che è durata solo due o tre settimane, e adesso sta rientrando nel Polo. Le sembra serio?
R: Nonostante io possa sembrare un fantasista, un poeta, un istrione, ho le idee abbastanza chiare. Io sono arrivato al Parlamento come indipendente liberale, e resto tale. L'area a cui appartengo io, che è quella ex liberale, oggi sta nel centro-destra. Io ho tentato di tenere insieme un'area laica, che poteva costituirsi solo attorno a Pannella, e stavamo per farcela, se Berlusconi avesse accettato di dare alla componente laica e liberale del Polo pari dignità rispetto all'area cattolica e democristiana e a quella ex fascista.
D: Come mai si è alleato con Pannella? Forse ha litigato con il Cavaliere?
R: Niente affatto, con Berlusconi ho ottimi rapporti.
D: A chi è venuta l'idea della Lista Pannella-Sgarbi?
R: A Pannella, che 25 giorni fa viene da me e mi fa la proposta. Io accetto.
D: Come mai questo strano matrimonio è già saltato?
R: La lista Pannella-Sgarbi è saltata perchè non ci è stata riconosciuta la pari dignità con gli ex Dc del Ccd e del Cdu. Non era solo un problema di numeri, di poltrone. Berlusconi ha commesso l'errore di ritenere che la componente cattolica sia preminente rispetto a quella liberale.
D: Pannella, quindi, ha ragione?
R: Al cento per cento. Forse ha torto sul piano della tattica: quando vedi che la trattativa sta per saltare, ti conviene comunque tentare di portare a casa un risultato. Oggi, in politica, tu esisti solo se pesi. Noi non esistiamo più, perchè non abbiamo alcun peso.
D: Berlusconi ha spiegato di avergli offerto 43 collegi, ma lui ha rifiutato: ne voleva un centinaio, come gli ex Dc?
R: Pannella ha rifiutato, mentre io ero disponibile, perchè sono più cattolico, più tattico di Pannella. Lui ha un cupio dissolvi che io non ho. Se lui vuole dissolversi, io non posso seguirlo. Io ho sostenuto sin dal primo momento che è fondamentale prendere parte alla competizione elettorale. Lui invece è convinto che sono più importanti i principi. E' inutile che io affondi con la barca di Pannella.
D: Non sarebbe stato più saggio accettare i collegi che vi offriva Berlusconi?
R: Marco avrebbe dovuto accettare i collegi che gli davano, e poi dimostrare che il nostro simbolo prendeva più voti degli ex democristiani.
D: Adesso Pannella si presenta da solo?
R: Non, anche perchè non ha più il tempo di raccogliere le firme. La sua è una forma di suicidio politico.
D: Fa come Bossi?
R: Anche peggio, perchè almeno Bossi qualcuno in Parlamento lo porta.
D: E lei, Sgarbi, cosa fa?
R: Mi candido a Gallipoli, che è anche il collegio di D'Alema, nelle liste del Polo.
D: Senza eccessivo entusiasmo.
R: Dopo il fallimento della lista Pannella-Sgarbi, mi candido da solo, come un reduce, un orrore.
D: Come mai ha l'aria così demoralizzata?
R: Mi sembra normale, abbiamo perso tutto per niente. Perchè il Polo possa essere rappresentato da Mastella e da Casini.
D: Adesso gli ex Dc cantano vittoria, nella convinzione che un accordo con Pannella avrebbe dato al polo una immagine libertina e abortista.
R: Il vero obiettivo di Buttiglione, Casini e Mastella sono le poltrone. Il loro è cinismo politico.