Dichiarazione di Enzo Cucco, della lista Pannella-Sgarbi."Durante la conferenza stampa di presentazione dell'Ulivo ad una inutile domanda sulle "nozze gay" (immaginiamo volutamente provocatoria), il tenero Prodi ha detto quello che pensa. e cioè che lui è contrario alle nozze tra persone dello stesso sesso. E' uscito così allo scoperto tutto il piccolo moralismo, la disattenzione e la superficialità che larghissima parte del mondo cattolico progressista ha dedicato in questi anni al tema dei diritti individuali legati alla sfera sessuale e affettiva delle persone. Peggio, molto peggio la risposta di D'Alema, l'astuto.
Il quale nasconde l'evidentissimo imbarazzo di non saper cosa rispondere dietro il rinvio della competenza delle Camere, tanto scontato quanto codino. Ma lui cosa ne pensa? La questione del matrimonio o del riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso è o non è sull'agenda del blocco progressista? Gli stessi esponenti del movimento omosessuale italiano, d'altra parte, sono miopi sulla questione del matrimonio e del riconoscimento delle unioni di fatto. Solo una prospettiva autenticamente liberale sui diritti della persona, sul rapporto tra Stato ed individuo, sulla intransigente indipendenza tra Chiesa e Stato e tra morale individuale e leggi, riuscirà a liberare il matrimonio dagli orpelli moralisti e civilisti.
Questa è la vera riforma liberale di cui noi tutti, omosessuali e no, abbiamo bisogno".
Roma 21 marzo '96